Italiani e denaro, per 9 su 10 un’adeguata alfabetizzazione finanziaria migliora la vita - QdS

Italiani e denaro, per 9 su 10 un’adeguata alfabetizzazione finanziaria migliora la vita

Italiani e denaro, per 9 su 10 un’adeguata alfabetizzazione finanziaria migliora la vita

venerdì 28 Ottobre 2022

Indagine Revolut: Gen Z e Millennial, benessere non significa avere molto denaro, over 65 meno sicuri nella gestione

Quanto si sentono a proprio agio gli italiani riguardo al denaro, soprattutto in un momento in cui il costo della vita cresce significativamente? Revolut, superapp finanziaria con 20 milioni di clienti nel mondo e oltre 850.000 in Italia, ha intervistato oltre 1.000 italiani sul tema dell’alfabetizzazione finanziaria e sull’approccio alla finanza personale. I risultati provengono da un’indagine svolta nel mese di ottobre 2022 su un campione rappresentativo della popolazione italiana, in collaborazione con la società di ricerche Dynata.

Per la Gen Z (e per i Millennial) benessere finanziario non significa avere molto denaro

Vivere la vita in modo consapevole, ambire a nuove esperienze, agire coscientemente: il benessere è diventato la parola d’ordine del nostro tempo, in molti ambiti della vita. E questo vale anche per il denaro.
Per quasi un terzo degli italiani (29%), benessere finanziario significa sentirsi bene nel gestire le finanze personali e nello spendere il proprio denaro, mentre per il 25% è avere il controllo delle proprie finanze e conoscere il saldo del proprio conto in qualsiasi momento.
Solo il 13% pensa che benessere finanziario si traduca nell’avere un molti soldi a disposizione, percentuale che nella Generazione Z scende ulteriormente al 4%, attestandosi a doppia cifra solo dai 45 anni in su.
La Gen Z è anche la fascia di popolazione per cui il benessere finanziario coincide in modo più significativo rispetto alle altre con l’avere conoscenze che permettano di risparmiare o investire denaro per il futuro. La pensa cosí il 37% degli intervistati tra i 18 e i 24 anni.

Meno sicurezza finanziaria per le donne e gli over 65

Il 41% degli italiani afferma di saper gestire con sicurezza le proprie spese domestiche, ma ammette di dover migliorare nel gestire i budget e gli investimenti per affrontare al meglio la situazione attuale.
I dati mostrano però una discrepanza: lo pensa il 37% delle donne rispetto al 45% degli uomini. Il 28% delle donne è anche molto preoccupato che le proprie finanze personali siano influenzate dall’inflazione, e non sa esattamente cosa fare in proposito, mentre la stessa percentuale scende al 21% tra gli uomini.
Solo l’8% degli italiani si sente sicuro in merito alle finanze personali e alla gestione del denaro in tempo di inflazione, affermando di avere una buona panoramica delle proprie finanze e di sapere come far crescere il proprio denaro anche in momenti di crisi.
La fascia d’età più sicura di sé è quella compresa tra i 25 e i 34 anni (lo afferma il 14%) mentre quella che lo è di meno sono gli over 65 (lo afferma solo il 3%).

L’alfabetizzazione finanziaria migliora la vita, insegnarla a scuola riduce il divario sociale

Che si tratti di risparmi, investimenti, contrattazione dello stipendio o di maggiore tranquillità in tempi di crisi, l’87% degli intervistati concorda nel dire che una migliore alfabetizzazione finanziaria potrebbe migliorare la loro vita.
Per raggiungere lo scopo, esperti e consulenze private sembrano essere considerati strumenti efficaci per il 40% degli italiani, insieme alla lettura di articoli e libri sulla gestione del denaro. I software di pianificazione finanziaria o le app finanziarie sono considerati dei validi aiuti dal 23% degli intervistati, ma la percentuale sale al 28% tra i Millennial e persino al 34% nella Generazione Z.
Sicuramente un buon modo per favorire l’alfabetizzazione finanziaria è insegnarla nelle scuole. È d’accordo il 71%, di cui oltre la metà (il 37% del campione) ritiene che i bambini dovrebbero imparare presto a gestire le proprie finanze per ridurre i divari sociali e di genere.

Indagando il rapporto tra alfabetizzazione finanziaria e genere, oltre la metà degli italiani (53%) non crede esista un nesso tra i due. Un intervistato su 3, invece, pensa che ci siano delle ragioni per cui donne e uomini siano meno alfabetizzati in ambito finanziario. Il dato curioso è che le donne sono più critiche nei propri confronti, il 20% infatti crede di essere meno alfabetizzata in ambito finanziario rispetto agli uomini, a causa di variabili socioeconomiche e culturali. Solo il 16% degli uomini è d’accordo.

Chiedere un aumento? In alcuni casi parlare di denaro è ancora tabù

Parlare di soldi è stato considerato inappropriato per anni, ma in Italia si nota una nuova tendenza: il 32% degli intervistati afferma di non avere problemi a parlare apertamente di denaro. Un atteggiamento sicuro di sé che aumenta con l’età: è d’accordo il 39% degli over 55 e il 49% degli over 65, ma solo il 22% di chi ha 18-24 anni e il 16% di chi ne ha 25-34.
Affrontare alcuni argomenti però risulta difficile per molti italiani: parlare dei propri risparmi (26%), chiedere un aumento di stipendio (25%) o uno sconto in un negozio o per un servizio che si intende acquistare (22%).

Il denaro non dovrebbe più essere un tabù, e ancora meno in una relazione: approcci diversi alle finanze personali hanno un alto potenziale di conflitto, indipendentemente dal fatto che ci sia un’inflazione elevata o meno. Un approccio sano al denaro, infatti, è considerato dal 39% degli intervistati – e dal 41% delle donne – come un fattore molto importante per una buona relazione.
Per il 25%, pur non essendo l’aspetto più importante di una relazione, può rappresentare un problema in alcuni casi. Solo il 16% degli intervistati pensa che benessere finanziario e l’alfabetizzazione non siano fondamentali per una relazione sana e che i sentimenti siano più importanti.

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