Il rinnovo del contratto di servizio con Amg Energia potrebbe rappresentare una svolta nella gestione delle aziende comunali. Tante possibili novità, dai cimiteri fino al turismo congressuale
PALERMO – La Giunta Lagalla ha rinnovato il contratto con Amg Energia e l’incarico temporaneo di amministratore unico al vice presidente Domenico Macchiarella “fino all’approvazione del bilancio d’esercizio e, comunque, per un periodo massimo di novanta giorni dalla data della nomina”. A comunicarlo è stata la stessa Amministrazione comunale con una lunga nota che ha segueto di pochi giorni la determina sindacale di proroga dell’incarico a Macchiarella. La vera novità, però, è l’apertura al partenariato con i privati: nella nota si parla di una “procedura per la possibile attivazione di un Partenariato pubblico-privato finalizzato alla riqualificazione degli impianti”.
L’applicazione del contratto di servizio viene prolungata fino a dicembre 2023 “agli stessi patti e condizioni già vigenti” ma il Comune sollecita l’azienda del gas e dell’illuminazione pubblica a costituire al più presto un tavolo tecnico per “elaborare proposte nella direzione della sostenibilità, efficienza e riduzione dei costi”. L’obiettivo dichiarato, dunque, è abbattere i costi del contratto di servizio “verificando tutte le possibili e migliori alternative di mercato per la manutenzione degli impianti di illuminazione e semaforici” ed elaborando “un insieme di servizi di gestione e manutenzione degli impianti in regime di global service, includendo il compito di avviare la procedura per la possibile attivazione di un Partenariato Pubblico-Privato finalizzato alla riqualificazione degli impianti, prevedendo la riduzione dei costi energetici del Comune e la possibilità di produrre titoli di efficienza energetica (i cosiddetti certificati bianchi) determinando un modello gestionale particolarmente innovativo e competitivo”.
Misure rese necessarie, secondo Palazzo delle Aquile, “dall’attuale contesto internazionale di crisi energetica” che “ha determinato un costante incremento dei costi delle risorse energetiche e, pertanto, richiede una attenta e diversa valutazione delle tecnologie e delle modalità della fornitura dei servizi elettrici e del gas”.
Questa delibera “mette in sicurezza Amg e le chiede un rilancio che ne faccia una protagonista della transizione energetica del Comune” ma sembra anche mettere in discussione l’attuale modello delle partecipate. Già in campagna elettorale Roberto Lagalla aveva aperto all’ipotesi del Partenariato pubblico-privato, dai cimiteri ai parcheggi, dal turismo congressuale ai mercati generali. Adesso il sindaco lascia intendere che questa novità potrebbe riguardare l’intera galassia delle società comunali: “Questo atto di governo – ha detto – innova profondamente il modello gestionale e aziendale del rapporto con le partecipate, stimolandole a essere sempre di più partner efficienti e competitivi sul mercato di riferimento, capaci di agire come attori privilegiati nell’erogazione dei servizi pubblici locali poiché più convenienti, tempestivi, innovativi e sostenibili dal punto di vista economico-finanziario, e non più per obsolete relazioni di semplice prossimità o consuetudine. Le partecipate devono essere un propulsore della qualità dei servizi comunali e non più un’insopportabile zavorra”.
A definire il perimetro del ricorso ai privati per l’erogazione di un servizio pubblico ci ha pensato la Ragioneria dello Stato: “Il Partenariato pubblico-privato è una forma di cooperazione tra soggetti pubblici e privati con l’obiettivo di finanziare, costruire e gestire infrastrutture o fornire servizi di interesse pubblico. Alcune delle principali caratteristiche sono: durata relativamente lunga della collaborazione pubblico-privata; modalità di finanziamento prevalentemente privato; ruolo strategico e rilevante del privato in ogni fase del progetto, mentre il partner pubblico si concentra principalmente sulla definizione degli obiettivi da raggiungere in termini di interesse pubblico e di qualità dei servizi offerti; ripartizione del rischio dell’attività tra soggetto pubblico e privato”.
Ma quali sono, invece, le richieste dell’Amministrazione all’Amg? È presto detto: “Integrare la manutenzione dell’illuminazione pubblica con l’innovazione tecnologica dei pali, con particolare riferimento alla sensoristica e alla gestione intelligente nell’ambito delle politiche per le Smart city, connettendo il servizio di pubblica illuminazione al complessivo sistema dei servizi a rete cittadini”, nonché “integrare l’illuminazione pubblica con l’efficientamento energetico, al fine di conseguire non solo i necessari risparmi ma anche la doverosa riduzione degli effetti del cambiamento climatico, con l’obiettivo di verificare la più adeguata descrizione dei servizi, la loro articolazione e conseguenti profili di convenienze economico-finanziarie a beneficio della sostenibilità del bilancio del Comune”.
L’assessore Maurizio Carta, che detiene la delega per Amat e Amg, ha sottolineato che “il nuovo e necessario scenario della transizione energetica impone di valutare i costi e i benefici del contratto di servizio di Amg Energia in un’ottica complessiva di riduzione dei consumi, contenimento dei costi manutentivi e incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili utilizzando il cospicuo patrimonio comunale di edifici e infrastrutture che potrebbero fornire un surplus energetico trasformabile in surplus finanziario. L’Amg può essere sempre di più un partner strategico del Comune, ma anche degli operatori privati, per costituire il maggior numero di comunità energetiche che rendano il più possibile i quartieri di Palermo dei prosumers energetici, capaci di produrre da fonti rinnovabili l’energia che gli serve, concorrendo alla più generale innovazione urbana”.