A Misiliscemi la sfida elettorale è aperta: domenica si vota. Al centro del programma di Tallarita un grande parco urbano con spazi pedonali e ciclabili, aree verdi, locali espositivi
MISILISCEMI (TP) – Se il Comune di Misiliscemi andrà al voto domenica prossima lo deve un po’ a lui. Forse più di un po’. Salvatore Tallarita ha lanciato la sfida del nuovo Comune quando erano in pochi a crederci. Ha messo su un’Associazione che è riuscita a raggiungere la meta vincendo anche il referendum territoriale, con 8 frazioni che hanno lasciato il Comune di Trapani.
La politica ha provato a fermarlo con l’indifferenza ma ha fatto male i conti e soprattutto non ha studiato bene le norme, in particolare quelle sul doppio quorum referendario, vera e propria arma vincente per i misilesi. Quando la macchina s’è messa in moto la politica è tornata a farsi sentire provando a sabotarla, facendo mancare qualche pezzo necessario per tenerla in movimento. Tallarita e l’Associazione non hanno mai mollato la presa ed alla fine si presi gioco della politica che voleva prendersi gioco di loro. Ma tutto questo è già passato.
Sono carte e fatti che possono essere consegnati a chi vorrà scrivere la storia della nascita del nuovo Comune. Ora c’è la sfida del governo e la linea di partenza è la stessa. Il candidato sindaco di “Progetto Comune” sa di non avere alcun vantaggio e che la proposta alternativa di Giuseppe Peralta (Misiliscemi Insieme) corre per vincere. Del resto le regole del sistema maggioritario sono chiare. Un voto in più o in meno e cambia tutto. Tallarita ha deciso di puntare sul programma e sull’appartenenza ad un territorio che è cresciuto passo dopo passo, unendosi e lasciando le divisioni da parte. Un territorio che è assolutamente strategico.
L’aeroporto viene chiamato Trapani-Marsala per una necessità di marketing. Ma è in un buona parte nel territorio di Misiliscemi. Deve cambiare qualcosa?
“Nel nostro programma prevediamo di dotare le aree intorno al Vincenzo Florio di infrastrutture a servizio dell’aeroporto e dei turisti. Questa sarà l’azione principale da compiere. Nulla è escluso, ma quella del nome è una questione secondaria che non deve e non potrà essere un problema”.
Cos’è il Parco agricolo che fa parte del suo programma?
“È un grande parco Urbano con spazi pedonali e ciclabili, aree verdi, locali direzionali, espositivi e di aggregazione. Il Parco si svilupperà lungo il torrente del Misiliscemi con una lunghezza di circa 12 chilometri dal mare fino alle colline e per una estensione di circa 630 ettari. Rappresenta un’area nella quale viene creata, riscoperta e potenziata l’attività agricola, al fine di salvaguardare e tutelare il territorio e l’ambiente in esso inserito. Il Parco contribuirà a restituire identità ai luoghi, a tutelare la bellezza dei nostri paesaggi agrari, a salvaguardare le risorse naturali rispettando la vocazione secolare delle nostre zone, offrendo numerosi benefici al sistema urbano e divenendo volano economico per l’intero Comune. Non è prevista alcuna alterazione o interferenza su ciò che ognuno potrà sviluppare nella sua proprietà. Anzi, si creeranno condizioni vantaggiose per l’accesso a mercati, logistica, trasporti, marchi di qualità, cose alle quali a volte il singolo non può accedere. Il Parco nasce dal rapporto tra le persone, da quello che mangiano, dove passeggiano, come si salutano. Gli edifici delle città calano da sopra, ma il Parco nasce dal basso: deve essere disegnato in assoluta condivisione di principi e programmi. Non si può realizzare un Parco senza la partecipazione delle persone”.
Quando il nuovo Comune sarà a regime dal punto di vista organizzativo? Ed il Municipio in quale delle ex frazioni avrà la sua sede?
“Ci attiveremo affinché Misiliscemi possa essere Comune autonomo nel più breve tempo possibile. Oggi è prematuro dire esattamente quando ciò avverrà. Stiamo abbandonando l’idea di essere 8 frazioni, ormai siamo un Comune, e quindi la sede amministrativa sarà individuata in un’area baricentrica a servizio di tutte le contrade. In questa nuova area non risiederanno solo gli uffici comunali, ma una serie di strutture necessarie a qualsiasi Comune. L’area di cui parliamo si trova all’interno del Parco. Quest’ultimo, dunque, diverrà vero e proprio elemento aggregativo, di coesione urbana e sociale”.
Quale sarà la strategia turistica che metterà in campo se riuscirà a vincere?
“Qualsiasi offerta turistica deve nascere dalla cura per cose e luoghi. Dunque innanzitutto bisognerà migliorare la pulizia, la mobilità e l’organizzazione delle offerte. In secondo luogo, vogliamo puntare ad un’offerta turistica differenziata. Misiliscemi ha tantissime risorse: storiche, culturali, agricole, marittime. La differenziazione dell’offerta dovrà esser fatta entrando in contatto con i punti turistici strategici della provincia”.
Il rischio idrogeologico per il nuovo Comune è altissimo. Sarà sicuramente una priorità di governo. Ma con quali interventi?
“Gli enti che devono effettuare gli interventi idraulici sono diversi, poiché il sistema non è solo del Comune di Misiliscemi ma è condiviso con i Comuni viciniori. Misiliscemi dovrà fare la sua parte, ad esempio effettuare la pulizia dei canali, mantenere efficiente il sistema idraulico e confrontarsi con gli enti competenti – Genio civile, Comune, Ex Provincia e, uno su tutti l’Autorità di Bacino -, al fine di assicurare manutenzione costante e l’eliminazione dei punti critici evidenziati dalle ultime alluvioni. La realizzazione di un sistema fognario di acque bianche, inoltre, contribuirà alla risoluzione dei problemi esistenti”.