Manovra arriva alla Camera: le novità della nuova bozza - QdS

Manovra arriva alla Camera: le novità della nuova bozza

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Manovra arriva alla Camera: le novità della nuova bozza

Redazione  |
lunedì 28 Novembre 2022

Dalle condizioni di accesso al prepensionamento delle donne, alla tassa su extraprofitti delle imprese energetiche e l'obbligo Pos

Arriva la nuova bozza della legge di bilancio che conta 16 titoli 156 articoli dalle misure per fronteggiare il caro energia a quelle sul fisco. Ecco tutte le principali novità del testo che domani sarà sul tavolo dei capigruppo di maggioranza in Commissione Bilancio.

Spese smaltimento nucleare fuori da bolletta

Escono dalla bolletta elettrica le spese per lo smantellamento del nucleare: l’ultima bozza della manovra prevede un primo cambiamento degli oneri di sistema ma che non hanno niente legato ai consumi della luce di imprese e famiglie. Esclusi gli oneri derivanti dal decomissioning del nucleare che non dovranno più essere obbligatoriamente riscossi dai fornitori. Potranno essere evidneziati, su proposta di Arera, ulteriori oneri impropri presenti in bolletta.

Opzione donna a 60 anni per caregiver e invalide

Proroga di opzione donna per il 2023 con l’obbligo di un’anzianità contributiva di almeno 35 anni, ma con un’innalzamento dell’età d’uscita a 60 anni, che viene legata al numero dei figli: è prevista infatti la riduzione di un anno per ogni figlio, fino al massimo di due. Il beneficio viene riconosciuto a queste condizioni: per donne che assistono coniuge o parente con handicap; hanno una invalidità civile, superiore o uguale al 74%; sono lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese con aperto un tavoli di crisi. Per queste ultime, la riduzione a 58 anni è a prescindere dai figli.

Da tassa extraprofitti gettito 2,5 miliardi

Il contributo di solidarietà temporaneo previsto dalla legge di Bilancio per il 2023 a carico di chi produce, importa o vende energia elettrica, gas naturale, e di chi produce, importa, distribuisce o vende prodotti petroliferi dovrebbe portare un gettito pari a circa 2.565 milioni di euro con effetto di cassa interamente nel 2023. La misura dovrebbe riguardare circa 7.000 imprese.

Fondo per contrasto consumo suolo, 10 milioni nel 2023

Per consentire la programmazione ed il finanziamento di interventi per la rinaturalizzazione di suoli degradati o in via di degrado in ambito urbano e periurbano, è istituito, nello stato di previsione del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, il “Fondo per il contrasto al consumo di suolo” con l’assegnazione di uno stanziamento di 10 milioni di euro nel 2023, 20 milioni di euro nel 2024, 30 milioni di euro nel 2025 e di 50 milioni di euro in ciascuno degli anni 2026 e 2027.

Per sisma Ischia 2017 prorogata gestione straordinaria

Proroga al 31 dicembre 2023 della gestione straordinaria finalizzata all’attuazione delle misure conseguenti agli eventi sismici che hanno interessato l’area di Ischia nel anno 2017. Viene autorizzata, per l’anno 2023, la spesa di euro 4.900.000, di cui: 1.400.000 euro per le spese di funzionamento della struttura commissariale; 1.800.000 euro per assicurare la proroga della convenzione con Invitalia prevista dall’articolo 18, comma 5, del decreto-legge 28 settembre 2018, n. 109 per l’intera annualità 2023; 1.000.000 euro per i rimborsi della Tari non riscossa dai Comuni; 700.000 euro per garantire l’operatività degli uffici amministrativi addetti alla ricostruzione, dei comuni di Forio, di Lacco Ameno e di Casamicciola Terme, attraverso il mantenimento di 14 unità di persona. Viene esteso, per l’anno 2023, in favore dei comuni di Casamicciola Terme, Forio e Lacco Ameno dell’Isola di Ischia colpiti dal terremoto del 2017, la sospensione del pagamento delle rate dei mutui per gli immobili inagibili o distrutti, relativi ad attività economiche e produttive, nonché per i soggetti privati per i mutui relativi alla prima casa di abitazione, inagibile o distrutta, già prevista per i Comuni del Centro Italia colpiti dal sisma del 2016. 

Fondo sovranità alimentare di 100 milioni

Il fondo per la sovranità alimentare, istituito nello stato di previsione del Masaf, avrà una dotazione e di 25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024, 2025 e 2026. La nuova misura viene prevista “al fine di rafforzare il sistema agricolo e agroalimentare nazionale, anche attraverso interventi finalizzati alla tutela e alla valorizzazione del cibo italiano di qualità, alla riduzione del costi di produzione per le imprese agricole, al sostegno delle filiere agricole, alla gestione delle crisi di mercato garantendo la sicurezza delle scorte e degli approvvigionamenti alimentari”.

Minore spesa 2,1 mld da revisione indicizzazione pensioni

Una minore spesa (al netto degli effetti fiscali) di 2,1 miliardi nel 2023. E’ l’effetto positivo per la finanza pubblica che deriva dalle revisione del meccanismo di indicizzazione delle pensioni. E’ quanto emerge dalla nuova bozza della manovra. La norma è diretta a rideterminare per il biennio 2023-2024 il meccanismo di indicizzazione delle pensioni prevedendo l’applicazione di un meccanismo analogo a quello applicato nel biennio 2020-2021.

Al via fondo innovazione agricoltura di 225 milioni

Viene istituito un fondo per l’innovazione in agricoltura nello stato di previsione del ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, che prevede una dotazione di 75 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025. È istituito nello stato di previsione del ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, un fondo, con una dotazione di 500 milioni di euro per l’anno 2023, destinato all’acquisito di beni alimentari di prima necessità dei soggetti con un Isee non superiore a 15.000 euro, da fruire mediante l’utilizzo di un apposito sistema abilitante.

Flat tax sale a 85.000 euro, via libera subordinato a Ue

La flat tax sale da 65.000 euro a 85.000 euro, se l’Unione europea darà il via libera. La misura è contenuta nell’ultima bozza della legge di bilancio. La misura prevede che, fino a 100.000 euro il contribuente possa proseguire con il regime per l’anno in corso e dall’anno successivo perda il beneficio, mentre nel caso di superamento dei 100.000 già nel 2023 si perde l’agevolazione. Nella relazione illustrativa che accompagna il ddl si legge che si attende il recepimento della direttiva comunitaria, che è subordinato ”al rilascio di una specifica misura di deroga da parte delle competenti autorità europee”. La spesa è stimata in 280,7 milioni per il prossimo anno.

Un miliardo in più per statali per emolumento una tantum

Per il 2023 per gli statali, le risorse a carico del bilancio statale per la contrattazione collettiva nazionale, prevedono un emolumento accessorio una tantum da corrispondere per tredici mensilità, da determinarsi nella misura dell’1,5% dello stipendio con effetti ai soli fini del trattamento di quiescenza. E’ quanto si legge nella bozza della legge di bilancio all’art.62. Per tale misura gli oneri posti a carico del bilancio statale sono incrementati di 1000 milioni di euro.

Stop obbligo pos fino a 60 euro, nessuna sanzione sotto soglia

Sale da 30 a 60 euro il limite minimo per il quale agli esercenti non verranno comminate sanzioni nel caso di mancato utilizzo del Pos per i pagamenti. Le sanzioni previste, infatti, si applicheranno esclusivamente in caso di mancata accettazione da parte di soggetti che effettuano attivita’ di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, di pagamenti, a mezzo di carta di pagamento (carta di debito, carta di credito e carte prepagate), di importo superiore a 60 euro. Dal 2023 le spese di giustizia per le intercettazioni e comunicazioni sono ridotte di 1,57 milioni di euro all’anno. Lo prevede la nuova bozza della manovra in materia di misure per la razionalizzazione della spesa.

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