Fine della latitanza per Matteo Messina Denaro. Il boss di Castelvetrano era irreperibile da 30 anni. Il suo arresto in una clinica privata a Palermo.
Il superlatitante Matteo Messina Denaro è stato arrestato. Matteo Messina Denaro, nato a Castelvetrano (Trapani) il 26 aprile 1962, è considerato tra i latitanti più pericolosi e ricercati del mondo. Era divenuto irreperibile dal 1993.
L’arresto di Matteo Messina Denaro
L’inchiesta che ha portato alla cattura del capomafia di Castelvetrano è stata coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia e dal procuratore aggiunto Paolo Guido.
Secondo le prime informazioni Matteo Messina Denaro sarebbe stato arrestato all’interno di una clinica privata specializzata in oncologia di Palermo, la Maddalena, mentre si trovava in Day Hospital sotto il falso nome di Andrea Bonafede.
Le stragi e la latitanza
Il capomafia trapanese è stato condannato all’ergastolo per decine di omicidi, tra i quali quello del piccolo Giuseppe Di Matteo, il figlio del pentito strangolato e sciolto nell’acido dopo quasi due anni di prigionia, per le stragi del 1992, costate la vita ai giudici Falcone e Borsellino, e per gli attentati del 1993 a Milano, Firenze e Roma.
Messina Denaro era l’ultimo boss mafioso di “prima grandezza” ancora ricercato. Per il suo arresto, negli anni, sono stati impegnati centinaia di uomini delle forze dell’ordine.
Oggi la cattura, che ha messo fine alla sua fuga decennale. Una latitanza record come quella dei suoi fedeli alleati Totò Riina, sfuggito alle manette per 23 anni, e Bernando Provenzano, riuscito a evitare la galera per 38 anni.
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