La deputata del PD contro l'ingresso di Dino Giarrusso nel partito: "Prima gettava fango su di noi, riconosca di avere sbagliato".
Ha creato non poche polemiche, anche all’interno del Partito Democratico, l’ingresso tra i Dem di Dino Giarrusso, ex europarlamentare del Movimento 5 Stelle. A esprimersi con toni critici nei confronti della ex Iena è stata Paola De Micheli, deputata PD.
“Ci dobbiamo aprire però si deve fare un percorso, non può essere solo l’acquisto di una tessera. Io sono la sindacalista degli iscritti, che devono decidere tutto. Ma questo ha bisogno di un percorso, di conoscenza della nostra comunità. Le porte girevoli hanno questo difetto, entri in un minuto e esci in un minuto”, ha dichiarato la deputata a Radio Immagina.
Caro Giarrusso, De Micheli: “No porte girevoli”
“Vogliamo regolamentare la partecipazione delle associazioni culturali e tematiche con trasparenza. La vicenda Giarrusso conferma che non possiamo diventare il partito delle porte girevoli. Chi vuole aderire al Pd e fino a ieri ci ha infangato almeno riconosca di avere sbagliato, dimostri di aver cambiato idea e ci chieda pubblicamente scusa”, ha aggiunto.
“Il Pd – ha sottolineato ancora – non è più il partito di sistema, quella stagione si è conclusa il 25 settembre. Vogliamo rappresentare in primis e concretamente il mondo del lavoro con proposte innovative per tutti i lavori. Voglio un Pd che con chiarezza sa sempre da che parte stare”.
“Non possiamo più essere il partito che risponde solo ai bisogni individuali dei suoi dirigenti, dobbiamo ritrovare insieme il principio vitale della partecipazione, che anima una comunità di donne e di uomini, e ricostruire insieme il desiderio collettivo di un Paese più giusto“, ha concluso l’esponente Dem.