Rianimazione, a Modica si lavora per la riapertura - QdS

Rianimazione, a Modica si lavora per la riapertura

Rianimazione, a Modica si lavora per la riapertura

Pierpaolo Galota  |
sabato 25 Febbraio 2023

Il reparto dell’ospedale “Maggiore-Nino Baglieri” chiuso dopo un sopralluogo a causa di alcune infiltrazioni d’acqua. L’Asp rassicura: “Interverremo a breve”

MODICA (RG)  – Nei giorni scorsi è stata disposta la chiusura temporanea per il reparto di Rianimazione dell’Ospedale “Maggiore-Nino Baglieri” di Modica.

La decisione è stata presa dai vertici aziendali dall’Asp 7 di Ragusa dopo la verifica delle reali condizioni del reparto. Il sopralluogo, effettuato dall’ufficio tecnico, ha visto la presenza del commissario straordinario Fabrizio Russo, oltre che del direttore sanitario Piero Bonomo e del primario del reparto, Rosario Trombadore. Venendo meno le necessarie condizioni di sicurezza, è stata disposta la chiusura temporanea del reparto.

L’attuale reparto di rianimazione, collocato al quinto piano del nosocomio modicano, ha infatti subito danni di notevole importanza, causati dalle infiltrazioni di acqua piovana subite nella recente ondata di maltempo.

Dopo la chiusura, i due pazienti presenti in reparto sono stati trasferiti nell’Unità di Rianimazione dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Ragusa.

La direzione strategica aziendale dell’Asp si è già messa a lavoro per la sistemazione del nuovo reparto di rianimazione a Modica così da far rientrare lo stato di emergenza. La direzione si è già attivata per il trasferimento dei locali dall’attuale quinto piano, ai nuovi al piano terra del presidio.

Gli uffici competenti sono a lavoro anche per ottenere le necessarie autorizzazioni all’avvio dei nuovi locali. L’iter di apertura del nuovo reparto di Rianimazione potrebbe avvenire nel giro di poche settimane, subito dopo l’effettuazione dei collaudi.

“Stiamo lavorando – ha commentato il commissario straordinario, Russo – con l’ufficio tecnico per verificare lo stato dei luoghi e capire se possiamo avviare dei lavori di estrema urgenza per recuperare la rinfunzialiazzaizone dell’aria. Al contempo l’obiettivo è trasferire la rianimazione quanto prima nella sua sede per la quale è già definita una progettazione che sarà al piano terra del presidio”.

Oltre al trasferimento del reparto di Rianimazione, il quinto piano del nosocomio modicano sarà oggetto di lavori di manutenzione straordinaria per la messa in sicurezza del tetto, al fine di recuperare i locali e renderli fruibili per altri scopi.

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