La decisione della Corte dei Conti cambia le ipotesi in campo in vista delle amministrative di maggio nel capoluogo etneo.
Enzo Bianco è incandidabile per i prossimi 10 anni: è quanto deciso dalla sezione giurisdizionale d’Appello della Corte dei Conti della Sicilia, accogliendo parzialmente il ricordo della Procura Generale.
Per l’ex sindaco di Catania è stato imposto anche il divieto – sempre per un decennio – di ricoprire cariche in enti vigilati o partecipati di Enti pubblici.
Enzo bianco incandidabile, ecco perché
In occasione delle prossime elezioni amministrative, previste per maggio 2023, Catania tornerà al voto. Nelle ultime settimane, le voci sui possibili candidati alla carica di primo/a cittadino/a sono state tante, ma tra i nomi potenziali – dopo la decisione di ieri – non potrà apparire quello di Enzo Bianco. Nei giorni scorsi – in un’intervista rilasciata a QdS – l’ex primo cittadino aveva parlato di una Catania “gravemente ammalata” e si era dichiarato pronto a scendere in campo per contribuire al cambiamento.
La sentenza della Corte dei Conti sull’incandibailità di Enzo Bianco fa riferimento al procedimento sul dissesto del Comune di Catania durante l’ultimo mandato dell’ex sindaco (2013-2018), condannato – dopo le indagini della Procura – a un risarcimento danni pari a quasi 39mila euro.
Per 10 anni, quindi, Bianco non potrà candidarsi per ricoprire “cariche di sindaco, di presidente di provincia, di presidente di Giunta regionale, nonché di membro dei consigli comunali, dei consigli provinciali, delle assemblee e dei consigli regionali, del Parlamento e del Parlamento europeo”. Sfuma, quindi, il progetto di scendere in campo in vista delle amministrative del 2023.