Acate, tentato furto d'arance: recinzione danneggiata, un arresto

Sfonda la recinzione con l’auto per rubare le arance: arresto in campagna

Sfonda la recinzione con l’auto per rubare le arance: arresto in campagna

Redazione  |
venerdì 26 Maggio 2023

Si cerca ancora il complice. L'intervento dei carabinieri nelle campagne di Acate, nel Ragusano.

Continuano senza sosta i controlli del territorio del comando provinciale dei carabinieri di Ragusa, con controlli del territorio a tutela della proprietà dei cittadini. In particolare, ad Acate, gli operatori hanno arrestato un uomo per danneggiamento della recinzione e tentato furto aggravato in concorso: è accusato di aver sfondato la recinzione di un terreno per rubare delle arance.

Ecco il resoconto dell’intervento dei militari.

Acate, il tentato furto d’arance: recinzione danneggiata

In particolare, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia Vittoria, nell’adempimento di mirati servizi finalizzati alla prevenzione dei reati contro il patrimonio, nella notte del 25 maggio scorso, sono stati informati dal proprietario di un fondo sul furto delle sue arance.

Il furto si stava consumando a opera di due persone introdottesi nella sua proprietà a bordo di un’auto dopo aver sfondato la recinzione posta a protezione del terreno. I militari hanno interrotto l’attività illecita e sorpreso i due ladri durante la fuga a bordo della loro auto dopo aver terminato l’illecita raccolta degli agrumi dai rami degli alberi.

L’arresto e il complice in fuga

I carabinieri hanno immediatamente proceduto a bloccare uno dei due ladri, successivamente identificato in G.L., classe ’83, mentre il complice, alla vista dei militari, si è dato rapidamente alla fuga nei campi e facendo così perdere le proprie tracce.

Gli operanti hanno accertato che l’uomo era riuscito a cogliere dagli alberi circa 300 chili di arance che aveva poi frettolosamente riposto all’interno dell’auto con la quale si stava dando alla fuga con l’ignoto complice. I militari, dopo aver recuperato la refurtiva, hanno rilevato che i ladri, presumibilmente al fine di rendere più rapida l’illecita raccolta, non avevano desistito dal danneggiare gravemente gli alberi di arancio rompendo e spezzandone i rami, compromettendone seriamente la capacità produttiva futura.

I carabinieri hanno prima proceduto al sequestro della vettura in uso al ladro e contenente la refurtiva. Dopo aver acquisito la querela da parte del proprietario del fondo, i militari hanno operato nei confronti dell’indagato l’arresto per il danneggiamento della recinzione e tentato furto aggravato in concorso, con la violenza sulle cose, sottoponendolo al regime degli arresti domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria.

A seguito di rito direttissimo, tenutosi nella stessa mattinata, l’organo giudicante ha confermato le prove a carico dell’indagato e convalidato la misura applicata dai carabinieri, disponendo contestualmente la restituzione della refurtiva al legittimo proprietario. Attualmente i carabinieri stanno svolgendo attività di indagine per acquisire elementi investigativi utili all’identificazione del complice datosi alla fuga.

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