Preoccupazione per lavoratori e attività di Palermo e provincia, rassicurazioni da parte dell'Amministrazione. Intanto i sindacati sono pronti al sit-in del prossimo 29 maggio.
Oltre 600 dipendenti Amap con stipendi bloccati e a rischio a Palermo e provincia: è la situazione denunciata dai sindacati Filctem Cgil e Amap spa.
Si prevede un sit-in in Prefettura nel capoluogo regionale per il prossimo lunedì 29 maggio. Ecco le dichiarazioni dei sindacalisti, che spiegano le loro preoccupazioni per il futuro dei dipendenti dell’Azienda Municipalizzata Acquedotto di Palermo.
“Stipendi bloccati per i dipendenti Amap”, la denuncia
“Le banche hanno bloccato il pagamento degli stipendi ai 686 dipendenti dell’Amap e a rischio potrebbero essere anche le attività legate alla gestione del pubblico servizio idrico integrato a Palermo e negli oltre 40 Comuni della provincia. Per questo chiediamo subito una convocazione per affrontare l’emergenza e dichiarano lo stato di agitazione”. Sono queste le parole di Calogero Guzzetta e Nino Musso della Filctem Cgil Palermo e Maurizio Terrani della UilTec Sicilia-Palermo dopo avere appreso del provvedimento dell’autorità giudiziaria emesso nei confronti dell’Amap spa.
Sit-in il prossimo 29 maggio
“Aspettiamo che la giustizia faccia il suo corso – dicono i sindacalisti – ma siamo preoccupati per il futuro dei lavoratori e dei cittadini. Per questo lunedì 29 maggio, dalle 8 alle 12, si terrà un sit-in davanti alla sede della Prefettura di Palermo”.
La replica dell’Amministrazione
“L’azienda municipalizzata Amap, dopo essere stata raggiunta dal sequestro preventivo di 20 milioni di euro, ha nominato un proprio difensore di fiducia e fornirà la massima collaborazione all’autorità giudiziaria per giungere a un rapido accertamento della verità e di eventuali responsabilità. Nel frattempo, come socio di maggioranza, intendiamo lanciare un segnale di rassicurazione perché siamo già al lavoro per individuare la soluzione più rapida che consenta la continuità aziendale, i livelli occupazionali, il regolare pagamento di stipendi e forniture e la normale erogazione del servizio in tutto il territorio cittadino e provinciale coperto dall’azienda”.
Questa la dichiarazione del vicesindaco di Palermo, con delega alle partecipate, Carolina Varchi in merito alla questione avanzata dai sindacati.
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