Favoreggiamento dell'immigrazione clandestina a Pantelleria, fermi

Nave da pesca utilizzata per l’ingresso illegale di migranti in Italia: 3 fermi a Pantelleria

Nave da pesca utilizzata per l’ingresso illegale di migranti in Italia: 3 fermi a Pantelleria

Redazione  |
mercoledì 07 Giugno 2023

Niente pescato e attrezzature completamente asciutte nell'imbarcazione da pesca hanno insospettito i militari e portato al provvedimento di fermo per 3 persone.

Le Fiamme Gialle del Reparto Operativo Aeronavale di Palermo, operanti sull’isola minore di Pantelleria e sotto il controllo operativo della Sezione Operativa Navale di Lampedusa, hanno sottoposto 3 persone a fermo con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

L’operazione di polizia giudiziaria che ha portato ai fermi è stata avviata lo scorso maggio nei confronti dei membri dell’equipaggio di un’imbarcazione da pesca tunisina, accusata di aver consentito l’ingresso irregolare in Italia di 8 migranti.

Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina a Pantelleria, il controllo

A seguito dell’acquisizione di un target sospetto da parte della rete radar costiera del Corpo installata sull’isola di Pantelleria e in uso del Reparto Operativo Aeronavale di Palermo, è stato inviato in zona un assetto navale rumeno, operante per conto dell’Agenzia Europea Frontex. Gli operatori, giunti sul posto, hanno constatato la presenza di un gommone di modeste dimensioni e scarsa galleggiabilità con a
bordo 8 migranti sedicenti tunisini.

Nelle vicinanze è stata immediatamente notata la presenza di un’imbarcazione da pesca extracomunitaria, non impegnata in alcuna attività. Pertanto, è stata allertata la vedetta classe V.1100 della Sezione Operativa Navale di Porto Empedocle. Durante le fasi di avvicinamento, il motopesca ha intrapreso una rotta in allontanamento, mostrandosi reticente al controllo da parte dei militari.

Una volta fermata, i finanzieri di mare hanno notato la totale assenza di pescato e attrezzature totalmente “asciutte” e inutilizzate. Questi elementi, uniti alle ottime condizioni di salute dei migranti intercettati, poco compatibile con chi affronta i cosiddetti “viaggi della speranza” via mare, e la precarietà del gommone dove viaggiavano, sicuramente non in grado, sia per caratteristiche che per autonomia, di affrontare una traversata così lunga, hanno indotto i militari a condurre l’unità extracomunitaria al porto di Pantelleria per altri approfondimenti.

Tre fermati

Le successive indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Marsala, hanno portato al fermo di tutti i componenti dell’equipaggio del peschereccio tunisino, i quali, sempre a mezzo di un’unità navale del Corpo, sono stati trasferiti a Trapani e poi al carcere Cerulli.

Lo scorso 3 giugno, il giudice per le indagini preliminari ha convalidato i fermi e confermato l’esigenza di mantenere gli indagati in carcere.

Immagine di repertorio

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