Migranti, Piantedosi: "Italia non diventerà centro di raccolta Ue" - QdS

Migranti, Piantedosi: “Italia non diventerà centro di raccolta Ue”

Migranti, Piantedosi: “Italia non diventerà centro di raccolta Ue”

Redazione  |
venerdì 09 Giugno 2023

"Siamo riusciti ad ottenere un quadro giuridico di riferimento per possibili intese con Paesi terzi sicuri", ha detto

“L’Italia ha ottenuto il consenso su tutte le proposte avanzate nel corso del Consiglio odierno. In primis, abbiamo scongiurato l’ipotesi che l’Italia e tutti gli Stati membri di primo ingresso venissero pagati per mantenere i migranti irregolari nei propri territori. L’Italia non sarà il centro di raccolta degli immigrati per conto dell’Europa. Abbiamo ottenuto la creazione di un nuovo fondo europeo per i Paesi terzi di origine e transito dei flussi (dimensione esterna)”. Lo scrive in una nota il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi

“Nel sistema, come misura di solidarietà obbligatoria complementare alla relocation, è prevista anche la compensazione dei ‘dublinanti’. Siamo riusciti ad ottenere un quadro giuridico di riferimento per possibili intese con Paesi terzi sicuri. Abbiamo, altresí, evitato che venissero poste delle limitazioni che avrebbero escluso alcuni Paesi”, aggiunge.

“Anche i termini di responsabilità del Paese di primo ingresso per i casi SAR sono stati ridotti grazie al nostro intervento. Per la prima volta i casi SAR sono considerati sotto la responsabilità dell’Unione europea. Infine, per quanto riguarda le procedure di frontiere, su cui l’Italia, a livello nazionale, ha precorso i tempi europei, con le misure introdotte dal Decreto Cutro, siamo riusciti ad ottenere la creazione di un sistema efficace di controllo europeo delle frontiere esterne”, sottolinea Piantedosi.

“Abbiamo anche ottenuto una clausola di revisione del sistema dopo un primo test di sostenibilità. È stata, infine, raggiunta anche l’intesa su misure di sostegno finanziario per la realizzazione operativa (anche mediante infrastrutture) delle procedure di frontiera”, conclude il ministro.

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017