Ecosistema Urbano 2023, Catania e Palermo le peggiori città - QdS

Ecosistema Urbano 2023, la Sicilia raschia il fondo: Catania e Palermo peggiori città “green”

Ecosistema Urbano 2023, la Sicilia raschia il fondo: Catania e Palermo peggiori città “green”

Salvatore Rocca  |
lunedì 23 Ottobre 2023

Catania e Palermo sono le peggiori città d'Italia per performance ambientali. Lo rivela il report "Ecosistema Urbano 2023".

Le città della Sicilia continuano a rimanere in basso nelle graduatorie delle performance ambientali. Lo sottolinea il report Legambiente “Ecosistema Urbano 2023” realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore.

La classifica delle città indicate nel documento viene realizzata annualmente in base a 19 parametri e prevedono l’assegnazione di un punteggio massimo teorico di 100, costruito caso per caso sulla base di obiettivi di sostenibilità.

Legambiente, città siciliane bocciate

I punteggi assegnati per ciascun indicatore identificano il tasso di sostenibilità della città reale rispetto a una città ideale. Per quanto concerne la Sicilia, il paradigma della città ideale sembra essere ben distante se si prendono come riferimento i risultati ottenuti dalle città isolane.

Il primo Comune siciliano a figurare nella classifica Legambiente è Agrigento, 72esima, con un punteggio di 49,69%. Successivamente, si contano le città di Enna (81esima) con il 47,40% e, i centri di Trapani (86esima) con il 45,94% e Ragusa (87esima) con il punteggio di 45,55%.

Catania e Palermo in fondo

Ancora più in basso, in 94esima posizione, si presenta la città di Siracusa con il 42,55%, seguita da Messina 96esima con il 40,05%. Infine, ben tre delle ultime quattro posizioni sono occupati da città siciliane.

Caltanissetta si piazza al 103esimo posto di “Ecosistema Urbano 2023” con una percentuale di 34,82%, mentre le maggiori città siciliane, Catania e Palermo, sono appaiate al 105esimo posto – l’ultimo della classifica – con la percentuale del 20,86%.

Il “caso” Catania

Così come è possibile leggere nel report, la città di Catania “mostra un andamento pessimo in molti indici del rapporto. Triplicano quasi i consumi di acqua potabile pro-capite al giorno a Catania che passa dai 92 litri agli attuali 246, mentre migliorano le perdite della rete idrica che dal 71% dichiarato lo scorso anno, scende al 61% che resta però uno dei dati più alti in assoluto in questo indice”.

“Scende di poco anche la produzione di rifiuti pro-capite che passa dai 723 kg/abitante annui della passata edizione ai 621 di quest’anno ma anche in questo caso resta uno dei dati peggiori tra i capoluoghi; continua a migliorare il dato della raccolta differenziata dei rifiuti dove il capoluogo etneo sale al 26,2% quest’anno a fronte dell’appena 11,4% della scorsa edizione”.

Secondo Legambiente, “Catania resta tra le percentuali più basse di Rd, molto al di sotto anche della media italiana dei capoluoghi registrata quest’anno (62,7%), ed è quint’ultima in questo indice”.

All’ombra dell’Etna è stato inoltre dimezzato il numero dei passeggeri trasportati dal trasporto pubblico locale: dai già bassi 18 viaggi pro-capite del 2022 si è passati ad appena 9 di quest’anno. Catania poi non brilla per l’utilizzo di suolo, che peggiora ulteriormente. Inoltre, la città è tra i centri urbani italiani con più auto circolanti ogni 100 abitanti.

Cosa non va a Palermo

Legambiente sottolinea come il capoluogo regionale siciliano collezioni “una serie di mancate risposte” in tema di ozono, consumi idrici, perdite della rete o sulle zone a traffico limitato e “pessime performance che pesano come macigni e non le permettono di sollevarsi dal fondo della graduatoria”.

Disastrosi i dati relativi al settore rifiuti dove cresce ancora la produzione pro-capite annua (dai 536 della passata edizione ai 572 di quest’anno) mentre “la percentuale di raccolta differenziata si ferma ad un poco incoraggiante 16,3% che le vale l’ultima piazza nell’indicatore”.

Palermo scende ancora nell’indice dell’uso del suolo e crescono le auto circolanti ogni 100 abitanti. Il capoluogo siculo è poi ultimo anche nei kW di solare installati sugli edifici pubblici con un poco edificante 0,08 kW ogni 1.000 abitanti”.

Domani sul QdS in edicola un ampio approfondimento sul rapporto Ecosistema Urbano di Legambiente. All’interno l’infografica che passa ai raggi X i nove Comuni capoluogo di provincia.

Foto di 12412158 da Pixabay

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