Dai regali di Natale uno sprint per la ripartenza dei consumi - QdS

Dai regali di Natale uno sprint per la ripartenza dei consumi

Dai regali di Natale uno sprint per la ripartenza dei consumi

venerdì 15 Dicembre 2023

Con l’approssimarsi delle Feste si respira un nuovo clima e la volonta di lasciarsi alle spalle un anno molto difficile

ROMA – La stima dei consumi di Natale dell’Ufficio Studi di Confcommercio è all’insegna di un rinnovato ottimismo. Il settore moda, abbigliamento, calzature, pelletteria, accessori, tessile casa e articoli sportivi si conferma ai primi posti della speciale classifica dei regali più desiderati.

Le vendite di novembre hanno evidenziato luci e ombre (-5,6% rispetto allo stesso mese del 2022), con il 52% dei negozi di moda che ha registrato un andamento positivo (30%) o stabile (22%) e il 48% un trend negativo. A farne le spese sono soprattutto i negozi di prossimità che fanno fatica ad uscire da una crisi dei consumi che si sta concentrando sull’abbigliamento, aggravata dagli effetti dell’inflazione sulle spese obbligate. I dati di Unioncamere e InfoCamere evidenziano un calo di oltre 9mila negozi tra il 2019 e il 2023, con particolare impatto sulle ditte individuali e le aziende meno strutturate.

Tale situazione determinerà un necessario cambiamento nei rapporti con i fornitori in termini innovativi e collaborativi, evitando una sterile concorrenza tra produzione e distribuzione e rivedendo i pagamenti e il contenimento dei prezzi. Preoccupa, poi, la proposta di Regolamento Ue sull’obbligo dei pagamenti a 30 giorni nei rapporti tra aziende fornitrici e operatori commerciali. Una proposta che Confcommercio, insieme a Federazione Moda Italia, sta contrastando per prevenire conseguenze davvero gravi soprattutto per la filiera della moda. Anche per questo gli acquisti delle nuove collezioni saranno improntati su cautela e prudenza.

Potrebbero ripartire i consumi di dicembre

“A dicembre – ha affermato il presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni – il clima è cambiato. C’è tanta voglia di mettersi alle spalle un anno difficile. Forse inizieranno a farsi sentire sulla fiducia dei consumatori gli effetti del taglio del cuneo fiscale e contributivo, gli incrementi delle tredicesime, la diminuzione dell’inflazione e i minori costi dei beni energetici, oltre alla crescita dell’occupazione. Potrebbero, così, ripartire i consumi di dicembre e ridare energia ai negozi di prossimità alle prese con una stagione autunno/inverno non ancora decollata”.

“Per sostenere la presenza di negozi nel nostro tessuto urbano – ha concluso Felloni – è importante che il Governo vada oltre al taglio del cuneo fiscale introducendo un’Iva agevolata sui prodotti di moda e in particolare su quelli made in Italy, un bonus moda per l’acquisto di prodotti ecosostenibili ed un canone di locazione commerciale concordato tra locatori e conduttori per ridurre il peso degli affitti”.

Intenzioni d’acquisto

I capi d’abbigliamento tra le scelte preferite

Per le festività di fine anno gli italiani “progettano di spendere 223 euro per i doni da mettere sotto l’albero, il 13% in più dello scorso anno. A dare la spinta, però, è anche l’aumento dei prezzi, infatti, al netto dell’inflazione sui beni, l’incremento di spesa sul 2022 si riduce al +6%”. I “segnali positivi” in vista delle spese per i regali di Natale arrivano da un sondaggio Confesercenti-Ipsos: “L’aumento dei prezzi continua a pesare” e “continua a orientare le scelte di allocazione delle risorse, pure se in modo meno pressante dello scorso anno”.

Gli italiani che dichiarano di voler contenere la spesa per i regali per questo Natale sono il 43%: una quota in diminuzione rispetto al 47% dello scorso anno, “ma ancora rilevante”, secondo Confesercenti. “Continua, dunque, la polarizzazione tra chi può e chi non può: a trainare l’incremento del budget medio è infatti l’aumento dei consumatori che manterranno invariata la spesa (che passano al 41%, dal 39% dello scorso Natale) e di quelli che pianificano di spendere di più (17% nel 2023, erano il 14% nel 2022)”.

Nella top ten delle intenzioni di acquisto per un regalo, spiccano i capi d’abbigliamento (51% delle indicazioni), seguiti dai prodotti di profumeria (45%) e dai libri (44%), giochi e giocattoli (38%), accessori di moda (33%), regali gastronomici (29%), prodotti tecnologici e regali di gioielleria (entrambi al 24%), arredamento e prodotti per la casa, calzature e videogiochi (tutti al 20% di indicazioni). Il 10%, invece, segnala l’intenzione di regalare un viaggio o una vacanza, un dato in ascesa rispetto al 7% dello scorso anno.

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