I dubbi del consigliere Dante Zante e la risposta dell'Azienda del trasporto pubblico messinese sulla selezione di 10 nuove risorse.
Sarà un magistrato ad accertare eventuali irregolarità nel processo di selezione per indetto dall’Azienda Trasporti Messina (ATM) per l’assunzione di 10 risorse con contratto di apprendistato professionalizzante, a tempo pieno e indeterminato.
La notizia trapela dopo l’interrogazione che era stata proposta nei giorni scorsi tra i banchi del Consiglio comunale dal consigliere di area genovesiana Dario Zante di “Ora Sicilia”. Dopo la risposta di quattro pagine trasmessa dai vertici di Atm nei quali si difende l’operato e la trasparenza dell’Azienda, proprio Zante è intervenuto in apertura di lavori in Consiglio comunale chiedendo la trasmissione degli atti in Procura.
Bando ATM e presunte irregolarità, cosa succede
La scelta dei componenti della commissione, i criteri di assegnazione dei punteggi delle soft e hard skills, ma anche l’esclusione di candidati ritenuti non idonei nonostante l’alto punteggio raggiunto in una delle due prove sono le richieste mosse dal consigliere. La risposta dell’Azienda Trasporti Messina non si è fatta attendere e ha ribattuto punto su punto le singole richieste: “La commissione di selezione è nominata dal Direttore Generale e i criteri sono stabiliti dal CdA dell’Azienda. Acquisito l’elenco delle candidature, la Commissione ha dato atto di non trovarsi in nessuna delle condizioni di incompatibilità o conflitto di interesse previsti dagli artt. 51 e 52 del c.p.c.”.
ATM ribatte poi anche sulla valutazione delle capacità, “che tendevano a valutare i seguenti aspetti: motivazione; empatia; capacità di ricerca informazioni; riservatezza; problem solving; flessibilità, adattamento e gestione dello stress; autonomia nella gestione del proprio lavoro”. In questo caso, dunque, si fa riferimento a “valutazione discrezionale formulata a insindacabile giudizio del singolo commissario non acquisibile agli atti ufficiali della selezione”. Spiegazioni che non hanno però convinto il consigliere, tornato alla carica durante l’ultima seduta.
La vicenda sulla scrivania di un magistrato
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Come confermato anche dal presidente del Consiglio, Nello Pergolizzi, tutto il “pacchetto” finirà quindi sulla scrivania di un magistrato chiamato adesso a ricostruire la vicenda cominciata lo scorso 12 luglio. A occuparsi della trasmissione degli atti in Procura sarà proprio il Consiglio comunale. L’avviso era stato pubblicato a luglio da parte dell’Azienda Traporti Messina che aveva indetto una selezione pubblica, per titoli e colloquio, per “l’eventuale assunzione di 10 risorse con contratto di apprendistato professionalizzante, a tempo pieno e indeterminato”.
Il 13 novembre scorso, poi, è stata approvata la graduatoria definitiva da parte della commissione. Ed è stata proprio questa graduatoria a finire sotto la luce dei riflettori perché ritenuta anomala dallo stesso consigliere. Per Zante “la risposta di ATM è una mistificazione della realtà, dal momento che le soft e hard skills non dovrebbero rappresentare criterio imprescindibile che possa bypassare anche lauree e titoli acquisiti”.
“A destare più di un sospetto – prosegue poi il consigliere – l’estrema riservatezza con la quale ATM ha risposto in merito all’accesso al colloquio, che mi è stato negato: si tratta questo di un fatto che non era mai accaduto in precedenza”. Tornando alla selezione, sui quindici partecipanti originari, in dieci non si erano neppure recati a sostenere il colloquio. Dei restanti cinque, tre sono risultati idonei e due non idonei. Tra chi aveva superato le prove selettive, i primi due avevano ottenuto un punteggio di 98 e 72 su 100. Il terzo invece aveva ottenuto zero per quanto riguarda i titoli (nessuna laurea magistrale, nessuna esperienza lavorativa, nessuna abilitazione alla professione), ma ben 31 al colloquio, che rappresenta la somma tra le “soft skill” e le “hard skill” mostrate. Starà adesso alla magistratura occuparsi della vicenda.