Attraverso un provvedimento ad hoc il Governo Meloni ha deciso di mantenere anche nel 2024 il Superbonus, ma con alcuni paletti.
La maggioranza ha raggiunto l’accordo sul Superbonus 110%, che è stato salvato prima della scadenza del 31 dicembre 2023 attraverso un provvedimento che è stato varato in queste ore dal Governo in occasione dell’ultimo Consiglio dei ministri dell’anno.
Fonti di Palazzo Chigi precisano che non si tratta di una proroga, bensì di un intervento che va a disciplinare la misura incentivando i lavori e limitando, di contro, gli utilizzi impropri.
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Superbonus 110%, chi ne avrà diritto
Ai singoli soggetti con un ISEE inferiore a 15mila euro sensibilmente aumentato in base ai componenti del nucleo familiare, verrà garantito il credito del 110% anche per la quota lavori “non asseverati al 31 dicembre”.
Chi non ha avuto la possibilità di concludere i lavori entro l’anno non dovrà quindi restituire tutti i crediti fino a quel momento maturati.
Superbonus 110%, lo Stato pagherà la differenza
Inoltre, per i lavori che non sono stati conclusi entro la data del 31 dicembre e per compensare la quota che scenderà dal 110% al 70%, lo Stato interverrà utilizzando il Fondo povertà.
In questo senso, si riserverà di “aumentarne la capienza durante l’esercizio finanziario”. In questo modo, le fasce di cittadini meno abbienti non dovranno farsi carico della differenza.