Trovato arsenale di armi riconducibile al clan Assinnata di Paternò

VIDEO | Incredibile scoperta, trovato arsenale di armi riconducibile al clan Assinnata: un arresto

VIDEO | Incredibile scoperta, trovato arsenale di armi riconducibile al clan Assinnata: un arresto

Redazione  |
martedì 27 Febbraio 2024

Arrestato il proprietario del fondo in cui erano custodite le armi, riconducibile all'associazione mafiosa attiva nel territorio di Paternò (CT).

Trovato un arsenale di armi in un terreno di Paternò, in provincia di Catania: i carabinieri hanno arrestato il proprietario del fondo in questione, un 72enne pregiudicato, allevatore del posto, per detenzione di armi da guerra e di armi clandestine con munizionamento, aggravati dall’aver commesso il fatto al fine di agevolare il clan Assinnata, articolazione locale della famiglia Santapaola – Ercolano.

A disporre il provvedimento è stata la Direzione Distrettuale Antimafia di Catania. Per eseguirlo, invece, sono intervenuti i carabinieri del Nucleo Operativo della compagnia di Paternò, con il supporto dei colleghi della compagnia di intervento operativo del 12esimo Reggimento Sicilia e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia.

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Arsenale di armi e vicinanza al clan Assinnata di Paternò, arresto

I carabinieri hanno eseguito una perquisizione locale in un terreno di Paternò, in contrada Coscia del Ponte. Poi hanno arrestato il proprietario del fondo, un allevatore 72enne pregiudicato, per detenzione di armi da guerra, di detenzione di armi clandestine e relativo munizionamento, aggravati dalla circostanza di aver commesso il fatto avvalendosi delle condizioni di assoggettamento e omertà o al fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa Assinnata di Paternò.

La perquisizione, che ha richiesto l’intervento anche di mezzi meccanici per rimuovere ostacoli fissi, ha consentito di trovare un vero e proprio arsenale, composto da numerose armi, anche da guerra, di micidiale capacità lesiva, riconducibile al clan Assinnata, contenuto in un fusto in plastica nascosto sottoterra a più di due metri di profondità

Le armi trovate

Si tratta, in particolare, di cinque pistole mitragliatrici, quattro pistole semiautomatiche, una pistola automatica, tutte armi clandestine e con matricola abrasa, perfettamente funzionanti, nonché numerosi proiettili. In particolare, gli operatori hanno trovato:

  • 3 pistole mitragliatrici “Kalashnikov” Ak-47;
  • una pistola mitragliatrice “Zastava”;
  • una pistola mitragliatrice “Uzi”;
  • una pistola automatica “Beretta”;
  • 4 pistole semiautomatiche “Beretta”;
  • 263 munizioni cal. 7,62;
  • 237 munizioni cal. 921;
  • 73 munizioni cal. 9 luger;
  • 19 munizioni cal. 38 special;
  • 12 munizioni cal. 7,65;
  • 9 caricatori vuoti per pistola mitragliatrice “Kalashnikov” Ak-47;
  • 7 caricatori vuoti per pistola semiautomatica cal. 921;
  • 2 caricatori vuoti per pistola semiautomatica cal. 7,65;
  • 5 caricatori vuoti per pistola mitragliatrice “Skorpion”;
  • un caricatore vuoto per pistola mitragliatrice “Uzi”;
  • un caricatore monofilare vuoto;
  • un silenziatore per arma da fuoco.

Il sequestro e l’arresto

Le armi e il munizionamento sono stati sequestrati e inviati al Ris carabinieri di Messina per gli accertamenti balistici e dattiloscopici, al fine anche di verificare se sia stato utilizzato in precedenti fatti delittuosi.

Il 72enne arrestato è stato condotto al carcere di Catania – Bicocca in attesa dell’udienza di convalida, all’esito della quale il gip ha convalidato l’arresto e disposto per l’indagato la misura cautelare della custodia in carcere.

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