Intervista al vicesindaco La Greca: “Un progetto coraggioso, a breve il dibattito pubblico”
CATANIA – Pedonalizzazioni, zone a traffico limitato e piste ciclabili. Per quanto riguarda la mobilità, la strada imboccata dall’amministrazione Trantino sembra seguire la direzione che, da tempo, in tanti indicano per rendere la città più vivibile. Una partita in cui il trasporto pubblico gioca un ruolo decisivo. Gli sforzi fatti dalle società che gestiscono quello su gomma, l’Azienda metropolitana trasporto e sosta, e ancor di più quello su rotaia, la Ferrovia Circumetnea, necessitano di ulteriori passi in avanti.
La Metro andrebbe maggiormente integrata con il passante ferroviario
In particolare, è il sistema della metropolitana ad aver bisogno di essere maggiormente integrato con il cosiddetto passante ferroviario, la parte della linea Messina-Catania che attraversa la città etnea con numerose fermate, che vanno a integrare quelle della metropolitana vera e propria. È necessario, infatti, che Trenitalia aumenti la frequenza dei treni, al momento ferma a oltre un mezzo ogni ora, e pare che a breve ci saranno novità.
“Il sindaco Trantino ha ottenuto dalla Regione uno stanziamento maggiore del contratto di programma, che consentirà di avere una frequenza, già da subito, dei treni che da Acireale raggiungono Catania – afferma Paolo La Greca, vicesindaco e assessore alla Mobilità del Comune di Catania -. Così, si potrà arrivare a una frequenza maggiore, non quella della metropolitana, ma tale da diventare importante”.
Il servizio così sarebbe competitivo, secondo il vicesindaco che ci aggiorna sull’altro importante progetto relativo alla mobilità che riguarda la città: il nodo Catania. “La svolta si avrà con l’interramento dei binari da piazza Europa alla stazione Acquicella – afferma La Greca -: da Acquicella a Bicocca il progetto esecutivo di interramento è già stato approvato, il cantiere è già in corso e consentirà di allungare la pista dell’aeroporto. Il tratto da piazza Europa ad Acquicella è l’ultimo della linea Messina-Catania-Palermo, la grande dorsale ferroviaria siciliana”.
Parte del progetto prevede l’interramento dei binari che non passeranno più sopra gli Archi della marina – la città si è mobilitata per evitarlo – ma sotto il porto. “Il progetto lo ha fatto Italfer – prosegue il vicesindaco: è molto importante, coraggioso, ben fatto. A breve sarà avviato il dibattito pubblico”. Per procedere, però, occorrono i fondi, ammette lo stesso La Greca.
“Costa molto – dice: l’opera si avvicina a un miliardo di euro. Ma io credo che, su un’opera costata circa 12 miliardi, mettere in posta l’ultimo miliardo non sarebbe una cosa incredibile, oltre tutto se pensiamo a ciò che è stato fatto per altre città, come Genova o Palermo”.
L’interramento dei binari consentirà di liberare aree importanti per la città, tutte fronte mare, che andranno “regolamentate”, per evitare speculazioni e fare in modo che Catania possa ricucire il rapporto con la costa. Da qui, la necessità della programmazione urbanistica, del piano regolatore insomma, o Piano urbanistico generale, che a Catania manca da mezzo secolo.
“Occorre far sì che la città possa essere più moderna e funzionale, vivibile, attenta alla sostenibilità e allo sviluppo – continua La Greca – e non può esserci un disegno urbanistico che venga immaginato slegato da questi concetti. Si lavora per pezzi, c’è una componente strategica di lunga durata, ma anche una componente tattica, che deve consentire di inserire all’interno di questa strategia delle azioni, che sarà resa ancora più evidente con la presentazione del documento preliminare del Pug”.
“Lo abbiamo annunciato – assicura: l’atto di indirizzo sarà portato in Giunta. Si aprirà anche là un confronto molto attento sulle linee proposte dall’amministrazione. che poi confluiranno nel documento preliminare. Ci auguriamo – conclude – che nel giro di un anno e mezzo questo documento possa essere completato”.