Oltre cinque miliardi che faranno della fabbrica uno dei maggiori centri in Europa per la realizzazione di semiconduttori. Mazzeo (Ugl Metalmeccanici): “Il sindaco nomini un assessore per la Zona industriale”
Una nuova sede e un investimento di oltre cinque miliardi di euro per Catania. È quanto hanno annunciato, nei giorni scorsi, la vicepresidente esecutiva della Commissione europea, Margrethe Vestager, e il ministro delle Imprese, Adolfo Urso: un programma di investimento pluriennale di 5 miliardi di euro per la St, azienda italo francese che vedrà dunque ampliare la sua sede siciliana, con una ricaduta sui posti di lavoro affatto indifferente. Settecento solo nella prima fase, ma oltre 3mila a regime.
St Microelectronics, oltre 5 miliardi per Catania
Un investimento enorme per la fabbrica catanese, già fulcro delle attività di St. Una pioggia di denaro pubblico e privato per fare della Sicilia orientale uno dei maggiori centri in Europa per la realizzazione di semiconduttori. “Mai era successo – ha commentato Angelo Mazzeo, segretario provinciale e vice segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici –. Nemmeno la Fiat negli anni d’oro aveva ricevuto un simile investimento. Si parla di 5 miliardi, di cui 2 miliardi arrivano dal pubblico attraverso l’European Chips Act, un programma europeo che ha destinato 43 miliardi di dollari in tutta Europa per la microelettronica. Parte dei quali arriveranno alla St, dal momento che è una delle realtà più importanti”.
Il nuovo stabilimento completo nel 2032
Il nuovo stabilimento previsto sarà completo nel 2032, ma i lavori inizieranno subito e si sommeranno a quelli già avviati. “Questo investimento è aggiuntivo rispetto a quello in atto per costruire la nuova fabbrica in fase di realizzazione – ha proseguito Mazzeo –. In questo caso, siamo quasi al 50%, con un investimento di circa un miliardo di euro con 280 milioni che provengono dalla Comunità europea”. I due impianti formeranno il Silicon Carbide Campus della St: il nuovo stabilimento da costruire a Catania prevede un impianto di produzione ad alto volume di chip a carburo di silicio da 200 mm, per dispositivi e moduli di potenza, nonché per test e confezionamento.
“Non si può più prescindere dalla microelettronica – ha aggiunto Mazzeo –, la troviamo ormai in ogni aspetto della vita. Tra l’altro, questo nuovo investimento della St è molto importante anche perché verranno sviluppati integralmente – dalla formazione fino all’ultimo step – dispositivi su substrati di carburo di silicio, che ha delle caratteristiche che aumentano le prestazioni, tra cui quella di funzionare con un basso dispendio di risorse”.
Occorre valorizzare la Zona industriale di Catania
Una grande notizia per la Sicilia e, in particolare per Catania, dove però occorrerebbe valorizzare la Zona industriale. “Serve tanto: negli ultimi anni – ha sottolineato il sindacalista – qualcosa è stato fatto, non si può negare, ma servono ancora interventi. Per quanto riguarda la sicurezza, innanzitutto. La zona è molto ampia e ci sono risorse pubbliche per riqualificare l’area, risorse sulle quali sta puntando il Comune. Ma servirebbero interventi decisi e definitivi per una zona che produce circa il 15% del Pil di tutta l’Isola e viene attraversata mediamente da settantamila persone, tra lavoratori e avventori. La condizione di degrado, l’assenza di segnaletica e di illuminazione, fa sì che molte aziende soffrano disagi importanti”.
“Per questo chiediamo al sindaco Trantino, con il quale abbiamo continua interlocuzione, di dedicare un assessore alla Zona industriale. La delega specifica occorre affinché qualcuno si possa concentrare specificatamente sull’area, per permettere anche altri investimenti non certo favoriti dall’aria di degrado che si respira”, ha concluso Mazzeo.