Stancanelli: “Da FdI disattenzione verso di me In Ue per difendere interessi Sicilia” - QdS

Stancanelli: “Da FdI disattenzione verso di me In Ue per difendere interessi Sicilia”

Stancanelli: “Da FdI disattenzione verso di me In Ue per difendere interessi Sicilia”

Giuseppe Bonaccorsi  |
mercoledì 12 Giugno 2024

Intervista a Raffaele Stancanelli, eurodeputato uscente rieletto con la Lega. “Le ostilità da parte di Fratelli d’Italia? Non me le spiego, contenti loro...”

CATANIA – Settantatré anni, deputato regionale e assessore, senatore della Repubblica, poi sindaco di Catania dal 2008 al 2013 durante il lungo risanamento finanziario. Poi di nuovo eletto al Senato, ma decise di restare a guidare la città di Catania. E infine cinque anni di europarlamentare. Esponente di spicco della Destra siciliana, ex An, Raffaele Stancanelli, una vita passata nella politica torna a varcare le porte del parlamento europeo. Ma non più con il suo ex partito, FdI della presidente Meloni, ma con la Lega di Salvini e, in Sicilia, del deputato Luca Sammartino, ex vicepresidente della Regione, sospeso dalla carica per una inchiesta che lo vede indagato per corruzione. Una scommessa vinta per Stancanelli che invia un chiaro segnale ai suoi ex colleghi di partito, in primis al presidente del Senato Ignazio La Russa, che non lo volle candidato unitario del centrodestra nella recente partita per il rinnovo del governatorato siciliano e secondo al ministro Nello Musumeci con il quale sino a pochi anni fa era alleato in “Diventerà bellissima”, movimento poi confluito in FdI quando Stancanelli aveva già aderito a FdI.

Lei torna in Europa alla fine di una prova di forza che l’ha vito vincente. Una curiosità. Deve ringraziare Sammartino per questa netta affermazione o Sammartino deve ringraziare Stancanelli?
“In politica non c’è bisogno di ringraziamenti. Vale il risultato politico che è netto e chiaro”.

Ma allora quanto vale oggi la forza elettorale dell’europarlamentare Stancanelli. Oltre 44mila voti?
“No, affatto, sarei presuntuoso se lo dicessi. Ho avuto l’apporto di gran parte della dirigenza della Lega ed eccomi nuovamente eletto”.

Certo la Lega sapeva che in Sicilia si giocava una partita importante anche ai fini dei rapporti all’interno del partito…
“Alla fine abbiamo avuto ragione nel crederci. E non soltanto io”.

Adesso che lei torna al Parlamento europeo, ma nel gruppo dei leghisti, sposerà le idee oltranziste del partito: prima l’Italia e poi l’Europa? Ma oltre questo, allora non sarebbe meglio sostenere lo slogan: prima la Sicilia e poi tutto il resto?
“Secondo me è un errore dire: prima l’Italia e la Sicilia e poi il resto. Secondo me è importante che in Europa si difendano prioritariamente gl interessi della Sicilia e dell’Italia. Non è un problema d slogan. Il problema è che un parlamentare europeo siciliano deve difendere gli interessi della Sicilia. Mi pare chiaro. E con ciò intendo dire difendere principalmente l’agricoltura, la pesca, il turismo, le nostre tradizioni in generale e quelle enogastronomiche. Inoltre sarò contrario ai cosiddetti ‘nutriscore’, all’abbandono dell’agricoltura, alle carni sintetiche…”.

Lei si è ripreso la rivincita nei confronti dei suoi ex colleghi di partito. Dica la verità… oggi le piacerebbe vedere le loro facce….?
“Non dovevo prendermi alcuna rivincita su FdI: c’è stata una disattenzione nei miei confronti. A quel punto mi è stata fatta da un altro partito una richiesta pressante e affettuosa per continuare il mio cammino e ho scelto di farla. Alla fine ho capito dal risultato elettorale che ho fatto bene a continuare”.

Lei alla fine continua a risultare un politico vincente che piace alla gente. Ma allora come si spiega questa marginalità in cui era finito in FdI, fin dai tempi della scelta del candidato governatore?
“Non me la spiego anche io. Non l’ho mai capito. Che io sappia non è successo nulla e io non mi addebito alcuna responsabilità. So solo che d’un tratto è calato il silenzio su di me…Mah. Contenti loro…”.

Stancanelli da navigato politico siciliano rischia di restare poco tempo nella Lega?
“Io sono una persona seria. Sono stato eletto nella Lega e il mio dovere è continuare a fare il parlamentare europeo della Lega. Aggiungo che questa domanda a me non la si può fare…”.

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