Dario Costantino, dirigente dell’area tecnica del Consorzio autostrade siciliane: “Varie criticità e fondi ridotti, possiamo solo andare per gradi”
Interviene al QdS Dario Costantino, dirigente dell’area tecnica del Cas, il Consorzio per le autostrade siciliane.
Ingegnere, stiamo entrando nel pieno della stagione turistica. La A18 e la A20 non sono ancora definibili scorrevoli e sicure, anzi continuano a mantenere le loro criticità obbligando l’utenza a lunghe code…
“Tutti i lavori attualmente in corso saranno sospesi dal 15 luglio al 15 settembre e sarà effettuata la rimozione di tutte le parzializzazioni presenti, tranne quelle legate a problematica di sicurezza stradale che saranno mantenute ma non sono quelle che determinano grossi problemi di intasamento e traffico”.
Le lavorazioni in corso, quindi, saranno interrotte…
“Le stiamo eseguendo con una certa velocità per arrivare al 15 luglio con una situazione stabile, compresa la manutenzione del verde, che non potrà essere svolta nel periodo clou estivo. Si tratta di un’attività fondamentale sia dal punto di vista della sicurezza contro gli incendi, mi riferisco all’eliminazione del secco e di tutte le parti prospicenti all’autostrada che possono essere causa d’innesco eventuale, ma anche per la viabilità e la visibilità”.
E le altre lavorazioni?
“Ci sono problematiche importanti sia a livello di pavimentazione sia a livello di barriere di sicurezza e, soprattutto, nelle gallerie, nelle quali ci sono varie criticità come è emerso dalle ispezioni effettuate. Purtroppo possiamo solo andare lentamente e per gradi”.
Perché?
“Non abbiamo finanziamenti e i fondi a nostra disposizione sono molto ridotti. Voglio ricordare anche che le tariffe di pedaggio della A18 e della A20 sono tra le più basse in Italia, anzi siamo al 100% in meno di qualsiasi pedaggio esistente. Pochi fondi, perché non abbiamo un finanziatore, e quindi ci rimane solo il pedaggio per le attività necessarie, ma questo non ci consente di poter prevedere un’attività che oramai è di manutenzione straordinaria che può essere affrontata solo con fondi dello Stato o della Regione che, lo voglio ricordare, detiene il 92% del Consorzio ma ben poco c’è da lei riconosciuto in termini di aiuti. Parlo di aiuti perché non si tratta di realizzare nuove opere ma di effettuare manutenzioni legate al miglioramento della sicurezza”.
Sarà effettuato lo stop anche per il viadotto Ritiro e la frana di Letojanni?
“Per il viadotto Ritiro è previsto che a fine giugno siano realizzate le prove di carico, a seguito delle quali sarà fatta la relazione della Direzione Lavori, la relazione della struttura ultimata, che sarà consegnata al collaudatore che procederà al collaudo statico. Riteniamo che al massimo per metà luglio potrà essere riaperto”.
E la frana di Letojanni?
“Non è in carico al Cas ma competenza del Commissario straordinario. So che è stata preparata la pista di valle su cui a breve sarà trasferita la viabilità per ultimare le ultime lavorazioni a monte”.
Sia la A18 sia la A20 possono essere definite strategiche per l’isola, perché permetteranno i flussi in entrata e in uscita dal ponte i cui lavori sembra che partiranno entro la fine dell’anno…
“Credo che la progettazione degli allacciamenti tramite svincoli non sia ancora definita e sarà di competenza dei Comuni insistenti sulle aree. So che è previsto un allacciamento nella zona dell’Annunziata, a Messina. Non è ancora stato ben definito e, tra l’altro, si tratterà di un accesso in tangenziale che, seppur gestita da noi, non prevede pedaggio se non in entrata a Villafranca”.