Bellolampo, sabotaggio alla discarica: manomesso l’impianto

Bellolampo, sabotaggio alla discarica: manomesso l’impianto

Bellolampo, sabotaggio alla discarica: manomesso l’impianto

Redazione  |
sabato 20 Luglio 2024

Sul tavolo del presidente della Rap Todaro sarebbero arrivate delle segnalazioni dettagliate su quanto successo in queste ore all’impianto

Sabotaggi nella discarica di Bellolampo a Palermo. Stando a quanto ricostruito, a due giorni dall’arrivo della commissione parlamentare d’inchiesta sui rifiuti sarebbero stati allentati perni, manomessi componenti elettrici e dati colpi di martello o di pala al trituratore. Sul tavolo del presidente della Rap Giuseppe Todaro sarebbero arrivate delle segnalazioni dettagliate su quanto successo in queste ore all’impianto. Si starebbero raccogliendo tutti gli elementi per presentare denuncia alle forze dell’ordine. Ma al momento dai vertici dell’azienda le bocche sono cucite In azienda è subito scattato l’allarme, anche perché in vista della visita della commissione si sta lavorando alacremente in queste ore per risolvere i problemi creati e riuscire a fare ripartire il trito vagliatore e abbancare i rifiuti in discarica.

Todaro: “Gravissimo, sarà presentata denuncia”

“Le ditte stanno presentando una denuncia alla polizia per gli atti vandalici. Sono episodi gravi perché mettono a rischio il lavoro che stiamo facendo a Bellolampo e in tutta l’azienda. Ma noi non demordiamo e andiamo avanti”, dice il presidente della Rap Giuseppe Todaro la società partecipata che si occupa della raccolta dei rifiuti a Palermo. “Spetterà alle forze dell’ordine chiarire chi ha interesse a sabotare l’impianto. Noi daremo tutto il sostegno e collaboreremo alle indagini. Da quando mi sono insediato segnalo ogni episodio. Questo è un fatto molto grave”, aggiunge Todaro. “Purtroppo in quella zona non abbiamo ancora installato le telecamere. È una zona di passaggio e forse chi ha agito sapeva benissimo tutto. Stiamo cercando in questi anni di risanare un’azienda. Facciamo passi in avanti, ma servono interventi e investimenti”.

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