Decreto Salva Casa, la guida alle novità per sanare gli abusi edilizi

Decreto Salva Casa, la guida alle novità per sanare gli abusi edilizi

Decreto Salva Casa, la guida alle novità per sanare gli abusi edilizi

Marika Contarino  |
lunedì 09 Settembre 2024

Secondo le stime Cresme-Istat la quota di immobili in Italia che presenta abusi edilizi ammonta circa all'80%.

Il decreto Salva Casa è volto a semplificare la vita di quei cittadini che desiderano sanare piccoli abusi immobiliari. Secondo le stime Cresme-Istat la quota di immobili in Italia che presenta abusi edilizi ammonta circa all’80%.

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Ciò significa che ogni 100 case 15 risultano irregolari dal punto di vista legislativo. Ecco, allora, quali sono le novità introdotte dal decreto Salva Casa.

Decreto Salva Casa: i dettagli

Il decreto Salva Casa, in buona sostanza, apporta delle modifiche al Dpr 380/2001, ovvero al Testo Unico dell’edilizia.

La prima novità cui si può porre attenzione è la questione del ridimensionamento della doppia legittimità. In origine, gli abusi edilizi potevano essere sanati solo rispettando regole e limiti ben precisi. Le modifiche apportate rispetto al progetto originario dovevano, infatti, risultare in regola con le norme urbanistiche e edilizie in vigore sia al momento dei lavori che al momento della richiesta della sanatoria. Oggi, per abusi di grande entità viene mantenuta questa regola. Nei casi meno gravi, basterà dimostrare che le modifiche sono in regola con le norme edilizie vigenti all’epoca dei lavori e con le leggi urbanistiche attuali. Per richiedere la sanatoria basterà presentare una SCIA (Segnalazione certificata inizio attività) al Comune. Questo avrà circa 30 giorni per dichiarare esito negativo, passati i quali scatta il silenzio assenso.

Con il decreto Salva Casa viene, inoltre, ampliato il numero di interventi che è possibile realizzare in edilizia libera, dunque senza previa comunicazione al Comune. Tra questi troviamo la realizzazione di vetrate panoramiche trasparenti e l’istallazione di diverse tipologie di tende da esterno.

Un’altra importante novità introdotta dal decreto Salva Casa è la separazione delle questioni edilizie riguardanti un’unità immobiliare dalle parti comuni dell’edificio in cui si trova. Le modifiche irregolari apportate ad una singola unità, dunque, non ostacoleranno la possibilità di svolgere lavori negli spazi comuni e viceversa.

Ultima novità è l’ampliamento della possibilità di effettuare cambi di destinazione. I comuni avranno ampio margine in merito, dunque non è escluso che questo possa portare ad un aumento significativo del lavoro per gli operatori del settore.

Infine, è bene ricordare che il decreto Salva Casa non è un condono. Ciò significa che per gli immobili costruiti senza permessi o per quelli che hanno subito modifiche rilevanti, che cozzano con l’attuale normativa, non c’è niente da fare.

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