Giornate europee del patrimonio, Parchi archeologici aperti in Sicilia - QdS

Giornate europee del patrimonio, Parchi archeologici aperti in Sicilia

Giornate europee del patrimonio, Parchi archeologici aperti in Sicilia

martedì 24 Settembre 2024

L’edizione 2024 si svolgerà sabato 28 e domenica 29 settembre

PALERMO – Anche la Sicilia si prepara a celebrare le “Giornate europee del patrimonio (Gep) 2024” i prossimi 28 e 29 settembre, un evento che ogni anno invita a riflettere sull’importanza del patrimonio culturale, proponendo esperienze immersive all’interno dei luoghi storici più significativi d’Europa.

Il tema di quest’anno, “Patrimonio in cammino”, richiama l’idea di percorsi culturali e itinerari storici, invitando i visitatori a esplorare le connessioni tra civiltà attraverso i secoli.

Parchi archeologici siciliani aperti per le Giornate Europee del Patrimonio

I Parchi Archeologici della Sicilia rappresentano un perfetto scenario per questa edizione delle Gep. Con siti unici come il Parco archeologico di Selinunte, la Valle dei Templi di Agrigento, il Parco archeologico di Segesta, il Parco archeologico di Marsala e il Parco archeologico di Siracusa, la regione offre un’immersione nelle antiche civiltà greche, romane e fenicie che hanno influenzato profondamente l’architettura e la cultura mediterranea.

Durante le due giornate, i visitatori avranno l’opportunità di partecipare a visite guidate, conferenze e laboratori didattici, pensati per riscoprire il passato e connettere il nostro presente con le grandi tradizioni del mondo antico.

Nel corso delle Giornate Europee del Patrimonio, molti dei parchi archeologici offriranno percorsi tematici dedicati alla scoperta delle antiche vie di comunicazione e degli scambi culturali tra le popolazioni del Mediterraneo.

Passeggiate culturali all’interno delle aree archeologiche

Saranno organizzate passeggiate culturali all’interno delle aree archeologiche, accompagnate da esperti che guideranno i visitatori alla scoperta delle antiche rotte percorse dai popoli che abitarono la Sicilia.

Ci saranno aperture straordinarie serali

Inoltre, ci saranno aperture straordinarie serali, arricchite da eventi performativi come concerti, rappresentazioni teatrali e spettacoli di luci tra le rovine, per offrire una visione unica del patrimonio sotto una nuova luce. Un aspetto centrale delle Gep 2024 è l’accessibilità. Le attività proposte nei parchi archeologici della Sicilia sono pensate per essere inclusive, con percorsi accessibili a tutti e iniziative pensate per diverse fasce di pubblico.

Riscoprire i tesori del nostro passato

Anche quest’anno, l’obiettivo è quello di avvicinare le persone al patrimonio, rendendo l’esperienza culturale partecipativa e condivisa. Le Giornate Europee del Patrimonio rappresentano un’occasione unica per riscoprire i tesori del nostro passato e rafforzare il legame con le nostre radici culturali.

I parchi archeologici della Sicilia sono pronti ad accogliere visitatori di tutte le età per un weekend dedicato alla bellezza, alla storia e alla conoscenza. L’elenco completo delle aperture è disponibile in aggiornamento sul portale web della Regione siciliana.

Il più sentito evento culturale dal 1991

Le Giornate europee del patrimonio (European Heritage Days) costituiscono il più partecipato degli eventi culturali in Europa, promosso dal 1991 dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione europea. Lo scopo della manifestazione è far apprezzare e conoscere a tutti i cittadini il patrimonio culturale condiviso e incoraggiare la partecipazione attiva per la sua salvaguardia e trasmissione alle nuove generazioni.

In Italia, com’è ormai tradizione, ogni anno aderiscono all’iniziativa moltissimi luoghi della cultura, tra musei, gallerie, aree e parchi archeologici, complessi monumentali, biblioteche e archivi, costruendo un’offerta culturale estremamente variegata, basata su un tema di riflessione comune, ogni anno diverso, e con un calendario che supera i mille eventi su tutto il territorio nazionale.

Si compone così uno straordinario racconto corale, che rende bene l’idea della ricchezza e della dimensione “diffusa” del Patrimonio culturale nazionale: da quello più noto dei grandi musei alle meno conosciute eccellenze che quasi ogni città può vantare e deve valorizzare.

Un’occasione, inoltre, per far conoscere i progetti elaborati dai singoli istituti e per continuare a rafforzarne lo stretto legame con i rispettivi territori e con le loro identità culturali.

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