Mercatini di Natale di Catania, il bando diventa un caso - QdS

Mercatini di Natale di Catania, il bando diventa un caso

Mercatini di Natale di Catania, il bando diventa un caso

Simone Olivelli  |
sabato 26 Ottobre 2024

L’area di piazza Federico di Svevia sarebbe stata affidata senza gara, ma l’assessore Gelsomino smentisce: “Non mi risulta”. Intanto è polemica sull’assegnazione delle aree attraverso il sorteggio Sangiorgio (Agorà): “Si rischia di tagliare fuori realtà che in passato hanno dimostrato competenza”

CATANIA – Risolta in extremis la grana Fiera dei Morti, per il Comune di Catania all’orizzonte si profilano polemiche anche per l’organizzazione dei mercatini di Natale. Mentre gli uffici sono riusciti ad affidare in zona Cesarini alla Eventi Fiera di Messina l’allestimento della manifestazione che si terrà da domani al 4 novembre, dopo l’esclusione dell’impresa Essece che storicamente ha organizzato la fiera, a tenere banco è il bando per l’individuazione di chi si occuperà dei mercatini dislocati per le vie della città durante le festività dicembrine.

Il 18 ottobre la direzione Attività produttive ha pubblicato il disciplinare del bando rivolto ai soggetti interessati a gestire le aree che ospiteranno le iniziative: la concessione avrà inizio il 26 novembre e terminerà il 28 dicembre, con l’inaugurazione fissata per il 29 novembre. Gli orari di apertura andranno dalle 10 alle 22, con la possibilità nei giorni festivi di spingersi fino alle 23.45.

Otto aree a Catania per i mercatini di Natale

Nell’avviso sono individuate otto aree: corso Sicilia lato sud, via Garibaldi nel tratto a zona pedonale, via Minoriti, via Montesano, piazza Università lato est, piazza Università lato ovest e piazza Mazzini che sarà divisa in due lotti. Ai più attenti, tuttavia, non è sfuggita l’assenza di una nona zona, che invece era stata inserita nella delibera con cui la giunta guidata dal sindaco Enrico Trantino, l’11 settembre, aveva approvato il piano denominato Centriamo il Natale 2024. Si tratta di piazza Federico di Svevia, l’area a ridosso del castello Ursino che di recente è stata pedonalizzata.

“La giunta, esaminata la proposta (della direzione Attività produttive, ndr), decide di aggiungere tra i siti individuati anche Piazza Federico di Svevia”, si legge nel verbale che è stato approvato all’unanimità dal primo cittadino e dagli assessori, per l’occasione tutti presenti alla seduta. Di tale decisione, tuttavia, non c’è traccia nel disciplinare che dispone le procedure per presentare l’istanza di organizzazione dei mercatini.

Ad alimentare il piccolo giallo è stato ieri un post della E20 Agency. “Con immenso piacere e con tanta fatica sono riuscito a far nascere il primo mercatino natalizio a castello Ursino, nel cuore della città. Quest’anno il castello Ursino si colora di rosso e bianco, i colori del natale”, ha scritto il responsabile dell’agenzia Christian Vittorio su Facebook, annunciando la presenza di cinquanta espositori e l’organizzazione di una dozzina di eventi che accompagneranno il percorso di avvicinamento al Natale.

“Abbiamo ricevuto un affidamento diretto. Ho presentato un’istanza agli uffici ed è stata accolta”, dichiara Vittorio al Quotidiano di Sicilia. La versione, tuttavia, si scontra con le parole dell’assessore al ramo Giuseppe Gelsomino. “Non mi risulta che ci sia alcun affidamento diretto, c’era stata un’interlocuzione ma escludo provvedimenti di affidamento”, replica l’assessore della giunta Trantino. Alla domanda sul perché sia sparita piazza Federico di Svevia dall’elenco dei siti oggetto del bando, Gelsomino chiosa: “Nessuna sparizione, si tratta soltanto di una svista. Il disciplinare verrà rettificato”.

Intanto, a chiedere massima chiarezza nell’iter di affidamento è la responsabile di una delle tante associazioni che operano a Catania e che già in passato si sono occupati dell’organizzazione dei mercatini. “Quest’anno ci troviamo a concorrere tutti nella consapevolezza che l’affidamento non terrà conto dei progetti che saranno presentati, ma si baserà soltanto sulla fortuna. Il sorteggio degli affidatari e delle zone in cui si andrà a operare – commenta Gloria Sangiorgio dell’associazione Agorà – rischia di tagliare fuori realtà che hanno in passato dimostrato di avere tutti i requisiti per assicurare un’organizzazione di qualità ma anche sicura e rispettosa delle norme”. Sangiorgio poi si sofferma su quanto previsto dal disciplinare firmato dal direttore della direzione Attività produttive, Pietro Belfiore, che prevede che le istanze vengano presentate entro la mezzanotte del 30 ottobre. “Leggendo il bando, sono pochi i requisiti che vengono richiesti, ciò che pretendiamo però è che per quanto pochi vengano vagliati tutti con estremo rigore e in caso di assenza si proceda con le esclusioni”, sottolinea Sangiorgio.
Stando a quanto appreso dal Quotidiano di Sicilia, il disciplinare potrebbe subire un’ulteriore modifica oltre a quella garantita dall’assessore Gelsomino per ciò che concerne l’inserimento di piazza Federico di Svevia. Al momento, infatti, per presentare domanda di partecipazione è richiesta l’iscrizione alla Camera di commercio. Un requisito che la normativa non prevede per le associazioni, le quali – in caso di attività commerciale – sono tenute soltanto alla registrazione al Rea, il repertorio economico amministrativo. Di fatto, dunque, al momento ogni associazione rischierebbe di rimanere fuori dai giochi.

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