Le scelte più importanti, i ruoli più decisivi, sono in mano ai Paesi Baltici e il "sì" è poco convinto: il commento sulle ultime novità Made in Europa.
Ursula II parte a stento, come i vecchi motorini che partivano a spinta perché il carburatore era sempre ingolfato. L’immobilismo, la paura del futuro, la scarsa visione di uno sviluppo possibile, più che sostenibile, parola abusata, ha generato un remake di von Der Leyen, che già stentava nei titoli di coda del suo primo mandato, e che oggi parte con una Commissione fatta con un bilancino che più precario non si può. Le scelte più importanti, i ruoli più decisivi, sono in mano ai Paesi Baltici, che ottengono Esteri, Difesa ed Economia.
E come se noi in Italia subappaltassimo alle province di Trento e Bolzano e alla Valle d’Aosta la governance del Paese. È vero che nel dopoguerra noi mandammo alla presidenza del Consiglio proprio un Trentino, Alcide De Gasperi, ma quello era un gigante alla guida del più grande partito democratico occidentale d’Europa, di cui fu uno dei fondatori. Oggi che peso hanno i Paesi Baltici a rischio inghiottimento russo? Nessuno. Questo sembra un chiaro segnale di deresponsabilizzazione dei più grandi Paesi fondatori, lasciare il cerino in mano a piccoli Paesi senza ruolo politico, finanziario, militare, per preservare i propri affari interni da scelte sconvenienti. Praticamente una brexit sottobanco, senza coraggio e dignità. Gli inglesi per gli stessi motivi di tutela interna hanno avuto il coraggio, o l’incoscienza, di votare ma quelli sono una vera democrazia, e sono usciti, privando il Vecchio Continente di una gamba fondamentale.
La verità è che siamo alle prese con il solito egoismo tedesco, oggi però affetto da recessione e confusione, dalle guerre nel PPE made in Deutschland tra Weber e gli altri dioscuri orfani di Merchel, per cui squadra che perde, Ursula, non si cambia. Eppure l’alternativa c’era, un uomo forte, competente, credibile su nazioni e mercati, capace di individuare i dossier più critici, competitività e difesa europea, peraltro coniugabili, per far ripartire l’Europa dei popoli che vanno difesi, integrati, con un esercito comune, un debito comune, un welfare comune. Quell’uomo era Mario Draghi, l’unico all’altezza di trattare con gli americani, che saranno il vero prossimo problema degli europei. Perché? Perché ci vogliono tassare, per evitare di tassare se stessi. Vogliono un PNRR solo per loro di spese in armamenti militari, ovviamente made in Usa o Musk, che è lo stesso. E per questo ci voleva una Commissione debole, rappresentativa di un Europa disgregata. Ursula è partita, senza spinterogeno, dove arrivi, soprattutto dopo il voto tedesco, non si sa.
Così è se vi pare.