Con il Movimento 4B le donne sudcoreane hanno dato vita ad un’iniziativa femminista che esclude gli uomini dalla loro vita
Dal 1999, il 25 di novembre si celebra la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Un tema che non passa mai di moda e che si perpetua, uguale a sé stesso. A farla semplice, si può dire che ogni tre giorni una donna viene uccisa: accade da anni per quanti riflettori siano stati puntati su questo fenomeno.
Ma questa è solo la punta dell’iceberg: nei primi nove mesi del 2024 sono state 132 le donne che ogni giorno hanno contattato il Numero antiviolenza e antistalking 1522, il 50% in più dello stesso periodo dell’anno precedente. Perché è aumentata la violenza? Probabilmente no, posto che l’incremento si è registrato dopo la morte di Giulia Cecchettin. Secondo un’analisi statistica del Cnr il fenomeno della violenza potrebbe coinvolgere circa il 10% delle donne italiane.
Una soluzione estrema al problema l’hanno data le donne sudcoreane con il Movimento 4B, un’iniziativa femminista che esclude gli uomini dalla loro vita. Nato nel 2010 come reazione alla cultura patriarcale coreana, ha preso piede come reazione all’uccisione di una donna nel 2016 diventando poi famoso a livello mondiale nel 2019. I quattro pilastri su cui si fonda sono: non frequentare uomini (biyeonae), non sposarsi (bihon), non avere figli (bichulsan) non avere relazioni sessuali (bisekseu). Una lotta senza quartiere a un modello culturale squilibrato, che spinge le donne verso canoni di bellezza che le costringono ad essere sempre belle, curate ed eleganti e per questo a lavorare incessantemente, ma senza mai ottenere una vera sicurezza economica. La conseguenza è il rifiuto del matrimonio da parte del 30% delle donne, che nel 45% dei casi non vogliono nemmeno avere figli, tanto che il tasso di fertilità è sceso a 0,72.
La risposta del Movimento 4B non sarà la soluzione ai problemi della violenza e della sopraffazione che le donne subiscono dappertutto nel mondo, ma evidenzia la necessità di rivedere i modelli che regolano le relazioni tra uomini e donne a livello globale.