L’amministrazione comunale si unisce così a quelle di Favignana, Petrosino e Partanna. Tra gli obiettivi da raggiungere la riduzione delle emissioni di Co2 del 40% entro il 2030
TRAPANI – Il Comune di Trapani si unisce a Favignana, Petrosino e Partanna e aderisce all’iniziativa della Commissione Europea, riportata nel nuovo “Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia”.
Il patto degli amministratori per un ambiente migliore, dal punto di vista della qualità della vita, ha tra gli obiettivi da raggiungere, entro il 2030, la riduzione delle emissioni di CO2 del 40%. L’obiettivo verrà raggiunto attraverso l’attuazione di un piano di azione sull’energia sostenibile. Il piano dovrà includere un inventario base delle emissioni, un’analisi della vulnerabilità climatica del territorio comunale e tutte le indicazioni su come gli obiettivi verranno raggiunti. Al progetto si unisce anche il comune di Marsala, presieduto da Enzo Sturiano, che ha proceduto all’approvazione dell’atto deliberativo, proposto dalla giunta Municipale, di adesione del Comune al “Patto dei Sindaci per l’Energia e il Clima” (Covenant of Mayors – Pax nuove iniziative regionali), ai fini della redazione e successiva approvazione del Piano per l’Energia Sostenibile ed il Clima (Paesc).
I firmatari condividono una visione a lunga scadenza: accelerare la decarbonizzazione dei loro territori, rafforzando la loro capacità di adattarsi agli inevitabili impatti del cambiamento climatico e consentendo ai loro cittadini di accedere a un’energia sicura, sostenibile e accessibile.
Le città firmatarie si impegnano a sostenere l’attuazione dell’obiettivo comunitario di riduzione del 40% dei gas a effetto serra entro il 2030, e l’adozione di un approccio comune per affrontare la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici. Al fine di tradurre il loro impegno politico in misure e progetti pratici, i Firmatari del Patto si impegnano a presentare, entro due anni dalla data della decisione del consiglio locale un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (Paesc) che indichi le azioni chiave che intendono intraprendere. Il piano conterrà un Inventario di Base delle Emissioni per monitorare le azioni di mitigazione e la Valutazione di Vulnerabilità e Rischi Climatici. Questo audace impegno politico segna l’inizio di un lungo processo che vede le città impegnate a riferire, ogni anno, sui progressi dei loro piani. Siamo arrivati ad un punto di non ritorno. Bisogna cambiare le regole ambientali imposte, fino adesso, dal materialismo umano.
Le strade sono due, continuare su questa via e distruggere un pianeta oppure iniziare, da adesso, un lento ma assiduo lavoro di riduzione dei gas. Proviamo a trasformare un pianeta, cambiando noi stessi. Potremo ottenere risultati in termini di risparmio energetico e inoltre accedere alle risorse comunitarie previste dall’Unione Europea.