Studiare il mondo delle aziende siciliane che puntano su tecnologia e innovazione per disegnare un quadro chiaro dello stato dell’arte e capire quali ostacoli ne rallentano lo sviluppo: è questo l’obiettivo del nuovo studio commissionato dall’assessorato regionale alle Attività produttive. L’iniziativa punta a raccogliere dati, esperienze e analisi sulle realtà più dinamiche dell’economia isolana, per comprendere dove e come la Sicilia possa rafforzare il proprio tessuto imprenditoriale e diventare più competitiva nei settori ad alto contenuto tecnologico. Il servizio, considerato unico e non replicabile, è stato affidato direttamente alla società Met – Monitoraggio economia e territorio srl, con sede a Roma. L’affidamento diretto è consentito dal nuovo codice dei contratti pubblici, che prevede questa modalità nei casi in cui il servizio sia caratterizzato da un particolare livello di specializzazione e non possa essere facilmente sostituito da altre offerte. L’istruttoria per la scelta della società era partita nel luglio scorso, dopo che a giugno la Regione aveva chiesto alla ditta la presentazione del progetto esecutivo.
L’impegno di spesa
Il contratto ha un valore complessivo di 34.500 euro, di cui 28.278,69 euro di imponibile e 6.221,31 euro di iva, e sarà finanziato attraverso il capitolo 342524 del bilancio regionale 2025, destinato a studi, iniziative e ricerche volte a favorire il progresso scientifico, tecnico ed economico della Regione Siciliana. Il pagamento sarà effettuato entro la fine dell’anno, ma solo dopo la consegna completa del lavoro e la verifica da parte degli uffici regionali della regolare esecuzione del servizio. Sarà necessaria una formale attestazione di conformità per certificare la correttezza dello studio e la sua aderenza al contratto. Il decreto dirigenziale, firmato dal dirigente generale Dario Cartabellotta, non rappresenta soltanto un atto amministrativo, ma un passo concreto verso una maggiore comprensione delle dinamiche economiche e produttive dell’Isola.
Uno studio approfondito
Lo studio, infatti, non si limiterà a un’analisi descrittiva: servirà a individuare criticità, potenzialità e direttrici di sviluppo, fornendo alle istituzioni regionali uno strumento di lavoro utile per costruire politiche più mirate e interventi capaci di creare un ambiente favorevole all’innovazione. L’indagine si concentrerà soprattutto sulle imprese che operano nei settori della specializzazione intelligente, dell’Industria 4.0 e della modernizzazione del sistema produttivo siciliano, aree chiave per rendere più competitiva l’economia dell’isola nel contesto nazionale e internazionale. Attraverso la raccolta di dati e la mappatura delle aziende innovative, Met delineerà il profilo dell’imprenditoria che sta investendo in digitalizzazione, automazione, ricerca e sviluppo. Parallelamente, saranno analizzate le difficoltà più comuni: accesso al credito, carenza di personale specializzato, scarsa connessione tra ricerca e impresa e ostacoli burocratici che spesso rallentano l’adozione di nuove tecnologie.
Più competizione e attrattività
La Regione, con questa iniziativa, intende lavorare insieme alle aziende per costruire un ecosistema più competitivo e attrattivo. In un momento in cui la ricerca e lo sviluppo stanno diventando fattori sempre più determinanti per la crescita economica, l’amministrazione regionale vuole capire come sostenere le imprese che scelgono di innovare e investire in futuro. Sebbene gran parte delle risorse destinate all’innovazione provengano ancora dal settore pubblico, l’obiettivo è stimolare un maggiore coinvolgimento del capitale privato e favorire la nascita di collaborazioni strutturate con università, centri di ricerca e poli tecnologici. Nelle università e nei laboratori siciliani, infatti, si lavora già per sviluppare nuove idee o migliorare quelle esistenti, fornendo alle aziende spunti che possano tradursi in prodotti e servizi competitivi sui mercati nazionali e internazionali. Lo studio della società Met potrà quindi rappresentare una bussola strategica per la Regione: uno strumento utile per capire dove intervenire, quali misure rafforzare e come rimuovere gli ostacoli che ancora frenano la piena affermazione dell’innovazione nell’isola. Un tassello, insomma, nel percorso verso una Sicilia più moderna, dinamica e tecnologica, capace di trasformare il proprio potenziale in crescita reale e duratura.
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