Arturo Schininà e Saverio Continella illustrano le caratteristiche dell'Istituto. Per i clienti consulenze mirate e tempestive garantite da dipendenti sempre aggiornati. All’interno dell’azienda un forte senso di appartenenza e responsabilità tra soci e personale
Ecco le risposte di Arturo Schininà e Saverio Continella, rispettivamente presidente e direttore generale di Banca agricola popolare Ragusa, alle nostre domande.
Quali sono le caratteristiche che vi contraddistinguono rispetto alle altre banche?
Continella: “Sicuramente abbiamo una rosa di servizi non indifferente, forniamo delle consulenze mirate in maniera tempestiva”.
Schininà: “Con l’arrivo del dottore Continella, a gennaio del 2019 abbiamo iniziato a lavorare sulle esigenze dei clienti. Con tutta l’azienda ci siamo resi conto che esiste un forte senso di appartenenza tra dipendenti e soci. L’azienda è compatta e rema tutta verso la stessa direzione”.
Continella: “Nei primi sei mesi, molto lavoro è stato fatto. Abbiamo stilato il Piano d’impresa triennale, cercato di NF N attenuare i problemi dei soci nel pieno rispetto delle regole, ridisegnato la struttura organizzativa della banca per renderla più snella e veloce, dando nuovi poteri ai delegati. Inoltre, abbiamo ridotto il numero delle aree territoriali, creando le figure dei gestori specializzati. L’obiettivo è creare tutte le condizioni necessarie per essere più competitivi sul mercato”.
Quanti sportelli avete sul territorio?
Continella: “Sono 88, concentrati soprattutto nella Sicilia orientale, ma possiamo immaginare che nel corso del 2020 apriremo una prima filiale a Palermo. Una delle decisioni prese dalla Direzione è stata quella di somministrare un’indagine on-line a fine luglio per verificare il clima che vi era in azienda: il risultato è stato più che soddisfacente, perché hanno partecipato oltre il 90 per cento dei colleghi e di questo novanta per cento il trenta ha lasciato dei commenti liberi. A settembre, durante la Convention dei dipendenti, abbiamo esposto i dati che ne sono emersi, le azioni che stiamo intraprendendo per essere coerenti con le azioni del Piano da una parte e dall’altra abbiamo ascoltato i limiti che sono stati esposti dai dipendenti. La formazione è già iniziata proprio in quest’ottica, partendo dalla dirigenza e a seguire verso tutti i settori aziendali. Per noi la formazione è un’opportunità per chi lo merita e vuole crescere nella professionalità”.
Quali altre azioni state attuando per accrescere le competenze dei vostri dipendenti?
Schininà: “Ci stiamo orientando verso una mobilità qualificata del personale, che aiuta a stimolare ulteriormente le capacità di ognuno, consentendo di rivestire un ruolo piuttosto che un altro”.
In che modo state operando per il futuro della banca?
Continella: “Numerose sono le azioni che stiamo intraprendendo per ottimizzare il nostro bilancio. Il Cet 1 (Common tier equity 1), cioè il maggiore indice di solidità di una banca, dato dal rapporto, espresso in percentuale, tra capitale ordinario versato (Tier 1) e attività ponderate per il rischio, è a livelli eccellenti. Questo elemento è stato sempre un fiore all’occhiello della Banca Agricola, che ha ricevuto numerosi riconoscimenti al riguardo. Stiamo lavorando per superare il ratio avuto a giugno, per raggiungere un livello ancora maggiore al 31 dicembre. Per quanto riguarda il mondo del credito, stiamo lavorando sia nel campo del performing che dei non performing. Dal punto di vista organizzativo, abbiamo individuato le figure dei gestori specializzati per certe aziende che hanno una soglia di fatturato importante. Essi rispondono a tutte le esigenze delle imprese del territorio, specialmente del ragusano, fornendo loro le giuste consulenze in maniera efficace e veloce”.
Avete pensato di trasformare il nome della banca, fornendogli una connotazione regionale?
Schininà: “Al di là del nome, quello che contano sono i fatti, con i fatti vogliamo sempre più dare una connotazione regionale alla nostra Banca”.
Cosa prevedete per il prossimo futuro?
Continella: “Per noi il 2020 sarà un anno importante perché festeggeremo i nostri primi 131 anni di storia. Sono orgoglioso di anticiparvi che saremo la prima banca in Italia della nostra dimensione a essere convenzionata con il Fondo europeo per gli investimenti. Il procedimento per l’attuazione di questo importante traguardo si concretizzerà, speriamo, entro la fine di quest’anno. Ciò significa che potremmo diventare polo di riferimento sul territorio per le aziende che chiedono Fondi europei”.
Qual è la tendenza che avete sugli impegni? Quale trend registrate?
Continella: “Cresciamo con un trend di +2,73, già registrato a metà anno. Cerchiamo di svilupparci in maniera costante e in qualche modo intelligente. Per quanto riguarda i non performing, invece, a fine ottobre abbiamo deliberato un’operazione straordinaria con la cessione di 400 milioni di sofferenza, i cosiddetti Npl (Non performing loans). Inoltre, stiamo lavorando per la creazione di una piattaforma informatica finalizzata ad aiutare le imprese nei loro investimenti e guidarle nella giusta direzione”.
Schininà: “Per quanto riguarda i Non perfoming loans, gli effetti purtroppo possono essere devastanti, perché anziché accompagnare le aziende verso un processo di risanamento le consegniamo a dei lupi privi di scrupoli, con ripercussioni negative sui valori immobiliari, perché si determina un’accelerazione dei processi di vendita che comporta inevitabilmente un abbassamento del valore immobiliare, bloccando ulteriormente l’edilizia. La conseguenza sarà la scomparsa di quelle aziende in difficoltà sul territorio, mentre alle nuove realtà che desiderano avere credito dalla banca potremmo dare un affidamento più basso in relazione al valore immobiliare, ormai minimo”.
Quali sono gli altri progetti in cantiere per il 2020?
Schininà: “Puntiamo su un programma rivolto essenzialmente ai giovani. Esiste già una Fondazione della nostra banca, ma con l’anno nuovo prenderà un nuovo sviluppo e svolgerà un ruolo di consulenza e aiuto per i ragazzi che vogliono investire. La Fondazione diventerà il braccio sociale della banca”.
Continella: “Saremo sempre più presenti sul territorio, acquisendo nuove quote sul mercato. Stiamo cercando di specializzarci con nuovi orientamenti di settore, lavorando per l’apertura della filiale di Palermo e rendendo sempre più operativo il nostro sportello che si trova a Milano. Quest’ultimo, è un punto di riferimento importante, perché si trova nella capitale finanziaria italiana e ci permette di avere una serie di contatti per ampliare i partner industriali. Abbiamo sottoscritto, per esempio, un contratto con una società di factoring e concluso un accordo con un broker assicurativo per quanto riguarda le polizze non ordinarie. Abbiamo arricchito e razionalizzato il nostro portafoglio di prodotti, in modo da avere una vasta gamma, di adeguata qualità, da offrire ai nostri clienti”.
In che modo state lavorando sul digitale?
Continella: “Stiamo ottimizzando i processi in modo che siano sempre più al passo con i tempi. Ed abbiamo da poco rilasciato una nuova app dedicata ai nostri clienti per collegarsi da dispositivo mobile”.
Da quali soggetti è formata, in maggioranza, la compagine dei vostri clienti?
Continella: “Abbiamo circa 320 mila clienti suddivisi tra: famiglie, il 70 per cento da retail, imprese e affluent, cioè coloro i quali hanno un patrimonio di oltre trecentomila di euro”.