A Catania scuola di formazione politica “per riappropriarsi della vita pubblica” - QdS

A Catania scuola di formazione politica “per riappropriarsi della vita pubblica”

Gabriele Patti

A Catania scuola di formazione politica “per riappropriarsi della vita pubblica”

martedì 16 Aprile 2019

CATANIA – “Il Paese ne ha urgente bisogno. In un’epoca di post-ideologia, inoltre, sono necessari anche nuovi punti di riferimento nell’accostarsi alla lettura della realtà”. È questo il tema centrale che ha dato il via alla scuola di formazione politica per il bene comune. Si è tenuto lo scorso 6 aprile, nell’auditorium del Camplus D’Aragona, alla presenza di cittadini ed esponenti delle Istituzioni, l’evento inaugurale del progetto “Conoscere per decidere”.

L’iniziativa è nata con l’intento di stimolare la società civile alla riflessione politica e sociale. Al centro del dibattito gli enti intermedi e il principio di sussidiarietà, così come disciplinato dall’art. 118 della Costituzione. A porgere i consueti saluti istituzionali sono stati il sindaco della città etnea, Salvo Pogliese, e l’assessore regionale alla Formazione e all’Istruzione, Roberto Lagalla.

Sussidiarietà orizzontale, etica pubblica ed economia sono stati i temi su cui il primo cittadino e l’esponente del governo regionale hanno focalizzato la propria attenzione. Ad aprire l’evento il presidente dell’associazione FuturLab-Costruiamo il futuro, Antonio La Ferrara, e il responsabile del comitato catanese della Fondazione per la Sussidiarietà, Salvatore Ingrassia. Presente all’inaugurazione anche il fondatore e professore ordinario di statistica metodologica all’Università degli Studi di Milano Bicocca, Giorgio Vittadini.

“La scuola politica catanese – ha esordito Vittadini – nata all’interno di un pluralismo culturale vuole essere un modo per riappropriarsi della vita pubblica, senza scadere immediatamente nello schieramento, riprendendo ciò che è alla radice della nostra democrazia: i concetti di partecipazione e sussidiarietà”.

Tra gli interventi particolarmente significativi si registra anche quello di Aldo Brandirali, fondatore del movimento “servire il popolo”, che ha tracciato un percorso del suo impegno politico spiegando in parallelo cosa significa gestire la cosa pubblica e l’importanza della politica nella nostra vita, intesa come passione e servizio.

A parlare del valore di una Pubblica amministrazione aperta al cittadino e alle imprese, e dell’importanza di mantenere un legame forte con l’Unione europea, è il dirigente della presidenza del Consiglio dei ministri, Francesco Tufarelli. L’incontro si è concluso dando spazio al vero e proprio dibattito con il pubblico presente. Il prossimo appuntamento è previsto per il prossimo 11 maggio.

Gabriele Patti

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