A Siracusa, terra di Archimede e Tisia, sono in corso le celebrazioni per il ventennale del suo riconoscimento Unesco. Tra mostre, festival, eventi e alcune tra le spiagge più belle della Sicilia, l’invito a scoprire il sud-est dell’Isola, dove fino a dicembre 2025 una “trama di racconti tra passato e futuro”, come sottolineato dal sindaco Francesco Italia e dall’assessore alla Cultura Fabio Granata, si avvicenderanno in una dimensione culturale tutta da esplorare.
Si pensi al turismo dei festival di musica classica e lirica, danza e jazz, arte, teatro, letteratura, architettura e fotografia che si svolgono lungo tutto lo stivale offrendo una rassegna capace di accontentare ogni aspettativa. Non secondario il fatto che questi eventi hanno un ritorno economico oltre che promozionale per il territorio. Nel 2011 l’Università Bocconi di Milano pubblicò un volume dal titolo “Eventi, cultura e sviluppo: l’esperienza de la notte della Taranta”. Il volume proponeva una riflessione sul rapporto tra eventi, cultura e sviluppo partendo dai risultati di una ricerca sull’impatto economico de La Notte della Taranta, nel Salento. I risultati evidenziarono come investire in cultura ed eventi di qualità possa essere determinante per lo sviluppo di una comunità, non solo per l’indotto economico generato nel breve dal flusso turistico. La cultura, infatti, favorisce creazione di capitale sociale e pone le condizioni per uno sviluppo economico sostenibile.
E se possiamo parlare di “festival tourism” non poteva mancarne uno sul turismo responsabile. Premiato dall’Organizzazione mondiale del turismo dell’Onu per l‘eccellenza e l’innovazione, Itacà, è il primo in Italia, volto a scoprire luoghi e culture in modo sostenibile e per lanciare una visione più etica e rispettoso dell’ambiente e di chi ci vive, imparando a coniugare sostenibilità e benessere dei cittadini.

