Stop a scuole e mercati a causa del diffondersi del Coronavirus sul territorio cittadino. Marcia indietro dell’Amministrazione Greco, costretta a limitare il diffondersi del Covid
GELA (CL) – La Giunta municipale ha provato a tenere duro, ma alla fine è stata costretta a chiudere tutto.
Inizialmente vi erano scuole aperte, mercati attivi e libertà di movimento in città. Poi la levata di scudi, con molti cittadini che si sono schierati contro l’Amministrazione e altri che, invece, hanno sostenuto l’operato dell’Esecutivo: da una parte i garanti della salute pubblica che non ritenevano adeguata al momento attuale la scelta del Comune, dall’altra i commercianti ambulanti, che chiedevano di poter lavorare.
Tra commenti e improperi sui social, quello che ha creato un grande movimento di opinione è stato l’argomento scuole. Da una parte il partito delle scuole aperte, quello dei genitori che chiedevano di dare priorità alle lezioni in presenza; dall’altro il partito delle famiglie che si preoccupavano dei contagi (questi ultimi si sono recati addirittura da un legale per fare valere i propri diritti e hanno promosso una petizione per indurre l’Amministrazione a chiudere tutto).
Le tensioni si sono acuite nel fine settimana e in particolare domenica sera, quando sempre sui social network è stata postata una foto che ritraeva un assembramento degno di una festività popolare, che però in realtà quella sera non si è mai verificato. Il dubbio che fosse un fake c’era, ma tutto è precipitato quando i dati sui contagi hanno fatto scattare l’ennesimo allarme.
Ecco perché l’Amministrazione comunale, con in testa il sindaco Lucio Greco, alla fine ha deciso di arrendersi per assicurare il diritto alla salute e, dopo aver tenuto duro per giorni, ha deciso di blindare la città. Con apposita ordinanza è stata disposta la chiusura degli istituti, dopo avere concordato l’azione con Asp, dirigenti scolastici e Prefettura, per ridurre al minimo gli spostamenti, chiedere la sanificazione delle scuole e fare in modo che le autorità sanitarie completino gli screening sulla popolazione scolastica allineando i dati di contagi e classi in quarantena. Stop anche al mercato del martedì e a quello rionale di via Madonna del Rosario, con la creazione di zone in cui non sarà permesso stazionare, almeno fino al 26 novembre.
“Tutte le circolari diramate dalla Regione – ha detto il sindaco Greco – evidenziano come la decisione della chiusura non spetti ai sindaci, ma debba essere ampiamente concertata. Io ho il dovere di partire dai numeri sula curva dei contagi e poiché sono in salita ritengo sia il momento di fermarsi per qualche giorno, optando per la Didattica a distanza ove possibile. Ci rendiamo perfettamente conto dei disagi che arrechiamo, non per niente avevamo optato per la riapertura, ma la priorità è la salute e con questi numeri non posso prendere altro tempo”.
Il prefetto Cosima Di Stani, intanto, ha chiesto una maggiore collaborazione attraverso l’impiego di più agenti della Polizia municipale. Gli ha fatto eco il questore, Emanuele Ricifari, secondo il quale ai vigili urbani va riconosciuto più potere per garantire la sicurezza. A entrambi il sindaco ha chiesto maggiori controlli e più sanzioni per chi non rispetta le regole. “Sono pronto a tutto – ha concluso Greco – pur di tutelare i miei concittadini”.
In alcune zone della città, fino a nuove disposizioni, non sarà dunque possibile stazionare, il venerdì e il sabato, dalle 17 alle 22 e la domenica tutto il giorno. Si tratta di: Lungomare (da via Vasile a via Borsellino), Rotonda Est di Macchitella, viale Corte Maggiore (da villetta Auriga al supermercato Di Pietro), via Parioli, viale Indipendenza (da via Italia a via Francia), via Palazzi (da via Danimarca a via Francia), corso Vittorio Emanuele (da via Marconi a Piazza Umberto), piazza Sant’Agostino, piazza San Giacomo, villette e parchi giochi.