Caltanissetta

A Gela niente stop delle attività scolastiche

GELA (CL) – Scuole aperte e un vespaio di polemiche tra Amministrazione e opposizione, anche in considerazione delle strategie adottate dagli altri Comuni, per esempio il vicino Niscemi, che ha optato per lo stop agli istituti visto l’aumento dei contagi da Covid-19.

Secondo l’Amministrazione comunale gelese, dopo un confronto tra il sindaco Lucio Greco e gli assessori Cristian Malluzzo (Pubblica istruzione) e Nadia Gnoffo (Salute) non ci sono motivi per chiudere le elementari e le medie. “È arrivata una nota della Regione Sicilia – hanno affermato i rappresentanti dell’Esecutivo – che ribadisce come i sindaci possano optare per la chiusura degli istituti. La Sicilia è, a oggi, zona arancione, quindi è prevista la Didattica a distanza soltanto per le scuole superiori. Elementari e medie devono rimanere aperte e il sindaco che vuole la chiusura, deve avere cura di attivare preliminarmente, per il tramite delle strutture e degli uffici regionali competenti, un adeguato ed efficace coordinamento interistituzionale”.

Così l’Amministrazione ha smentito ogni possibile chiusura, che rischierebbe di determinare difficoltà di ordine generale e di creare ancora più confusione e malumori, inasprendo gli animi e acuendo la tensione sociale.

Non la pensano così, però, molti consiglieri, che hanno chiesto più volte al sindaco di rivedere la propria posizione. Sulla questione ha detto la sua anche la V Commissione consiliare alla Sanità, secondo cui, visto il trend dei contagi sul territorio comunale, il sindaco dovrebbe chiudere anche il lungomare, diventato nei fine settimana un frequentato luogo di ritrovo.

“Quella di chiudere le scuole – ha sottolineato il primo cittadino – non è una decisione che si può prendere a cuor leggero. Non solo perché la competenza è statale, ma anche perché per alcuni studenti l’opportunità che la scuola offre rappresenta una via per la promozione individuale, un autentico ascensore sociale. Bisogna, pertanto, essere molto cauti ed evitare di prendere decisioni affrettate sull’onda dell’emotività, tenendo sempre bene a mente che per un gran numero di ragazzi la scuola pubblica rimane l’unico baluardo per la crescita culturale, la formazione e l’affermazione personale e professionale di domani”.

“Ci stiamo adoperando con grande impegno – ha concluso – avvalendoci del contributo della Prefettura, dell’Asp e di tutti i dirigenti scolastici, per non sottovalutare il problema”.