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Abbandona la figlia a 9 mesi ma ora le chiede perdono, la storia di Rachel e Davide a “C’è posta per te”

Abbandona la figlia a 9 mesi ma ora le chiede perdono, la storia di Rachel e Davide a “C’è posta per te”

I due non si conoscono perché Davide l’ha abbandonata quando aveva solo nove mesi, con la figlia che di fatto non ha mai visto il papà

A C’è posta per te nella puntata di sabato 25 gennaio va in onda la storia di Davide, un padre che cerca di recuperare i rapporti con sua figlia Rachel. I due non si conoscono perché Davide l’ha abbandonata quando aveva solo nove mesi, con la figlia che di fatto non ha mai visto il papà.

L’abbandono e la scomparsa

Davide scompare dalla vita di sua figlia Rachel quando aveva solo 9 mesi e per oltre dieci anni non ha avuto più contatti né con lei, né con la moglie Laura. A Maria De Filippi spiega che il motivo che l’ha spinto a comportarsi in questo modo è stata la sua immaturità: “Avevo 20 anni, non avevo la testa per fare il marito”.

E ancora: “Ho visto Rachel fino ai suoi 3 anni, poi solo una volta quando ha compiuto 17 anni. È giusto che chiami papà Giorgio, compagno di sua madre e l’uomo che l’ha cresciuta. Se sono qui è per farmi conoscere non come padre ma come Davide”. A Laura, Rachel e Giorgio – che hanno accettato l’invito alla trasmissione – ammette: “Ho fatto tanti sbagli, soprattutto abbandonarti, questo è quello che mi fa più male. Non c’è giorno in cui non ti penso. Non sei stata bene né tu né io, ho cercato di andare avanti, ma non ce l’ho fatta. Mi manchi e vorrei tanto conoscerti. Non so niente di te, questo mi dispiace. Mi vergogno per come mi sono comportato, se sono qua è per chiederti scusa. Laura, grazie per come hai cresciuto mia figlia e per i sacrifici che hai fatto, io non ti ho aiutato. Giorgio, ti ringrazio per aver fatto da padre a Rachel.

Il perdono di Rachel: “Pensavo di essere sbagliata”

Laura non ha mai parlato male di Davide a sua figlia: “Non lo posso perdonare, il giorno in cui ha scelto per me è morto. Ho sempre lasciato Rachel libera di scegliere”. Rachel, invece, prova sentimenti contrastanti: “Mi sono data delle colpe, non mi piace esternare le mie emozioni. Non ne parlavo con nessuno, pensavo di essere sbagliata”. E ancora: “Ho capito che forse non era pronto a essere genitore, ma nessuno si merita l’abbandono di un padre ed ero molto arrabbiata. Non ne volevo sapere niente di lui”. Alla fine la busta si apre.