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Abusi edilizi in Sicilia, FdI presenta nuova sanatoria: protestano le opposizioni

Abusi edilizi in Sicilia, FdI presenta nuova sanatoria: protestano le opposizioni

Spunta una proposta di sanatoria degli abusi edilizi in Sicilia commessi tra il 1976 e il 1985. Insorgono le opposizioni.

Scoppia la polemica all’Ars per una norma avanzata in Commissione Ambiente da parte di Fratelli d’Italia che permetterebbe di sanare gli abusi edilizi compiuti a 150 metri dal mare tra il 1976 e il 1985.

L’emendamento è stato formulato da Giorgio Assenza, capogruppo di FdI all’Ars, e non è piaciuto alle opposizioni di Partito Democratico e Movimento 5 Stelle che si sono subito scagliate contro la proposta giunta in Commissione.

Sanatoria, Barbagallo (PD): “Contrari, ci opporremo”

Tra i primi a puntare il dito contro la norma è stato il segretario regionale del PD siciliano, Anthony Barbagallo. “Il Partito Democratico è contrario a qualsivoglia sanatoria o condono edilizio e di qualunque altra norma che preveda deroghe o salvataggi di immobili, ivi compresi quelli entro i 150 metri dalla costa. La nostra è una posizione chiara, nota e non trattabile“, ha commentato Barbagallo.

“Ci siamo opposti fermamente già nella scorsa legislatura ai colpi di mano di Musumeci. Non ci stupisce che in Sicilia il Centrodestra che supporta Schifani ci riprovi senza alcun pudore nonostante le diverse pronunce della Corte Costituzionale in merito. Ci opponiamo, ci opporremo e lo faremo in ogni sede”, ha aggiunto il segretario.

Il sindaco di Carini: “Maggioranza respinga norma”

Muro anche da parte del sindaco di Carini, Giovì Monteleone. Secondo il primo cittadino della località palermitana, la norma presentata all’Ars da Fratelli d’Italia “mette una pietra tombale sui tentativi di chi vuole ripristinare il decoro paesaggistico e restituire un bene prezioso alla pubblica fruizione”.

Proprio a Carini, nel corso degli anni, “sono state accertate più di 20 lottizzazioni abusive e 303 immobili ricadenti in zona di inedificabilità assoluta demoliti”.

Monteleone si augura che “la maggioranza dei deputati siciliani respinga questa proposta insensata e fornisca invece adeguati strumenti legislativi e le risorse per attuarli nel supremo interesse del territorio, dei cittadini e delle future generazioni che hanno il legittimo diritto di vivere in un territorio a misura d’uomo”.

Foto di repertorio