“Una regione sempre più aggredita dal cemento illegale, nonostante i vincoli paesaggistici e di inedificabilità assoluta. Liberare le spiagge e le aree protette dal cemento illegale non è ideologia: è sicurezza, prevenzione dell’erosione costiera, lotta all’inquinamento, tutela della salute e rilancio del turismo sostenibile”. È questo l’appello lanciato da Anci Sicilia, che insieme a Legambiente ha presentato un emendamento alla legge finanziaria attualmente all’esame di Sala d’Ercole, chiedendo di aumentare le risorse a disposizione dei Comuni per l’abbattimento degli immobili abusivi.
Anci: “Garantire più risorse ai Comuni per l’abbattimento degli abusi edilizi”
Secondo l’associazione dei Comuni, la Regione deve “potenziare gli strumenti a disposizione dei Comuni, garantendo loro maggiori risorse economiche per l’abbattimento degli abusi edilizi”. La proposta emendativa prevede un incremento di 4,5 milioni del fondo di rotazione istituito dalla legge regionale del 15 aprile 2021, utilizzato dagli enti locali per finanziare le operazioni di demolizione.
La norma sarà illustrata mercoledì prossimo alle 10.30 all’Assemblea regionale siciliana, nel corso di una conferenza stampa. All’incontro parteciperanno il presidente di Legambiente Sicilia, Tommaso Castronovo, il segretario generale di Anci Sicilia, Mario Emanuele Alvano, e i deputati Cristina Ciminnisi (M5S), Valentina Chinnici e Mario Giambona (Pd). L’obiettivo è rafforzare la capacità dei Comuni di contrastare l’abusivismo edilizio e tutelare il territorio, soprattutto nelle aree più esposte alle pressioni speculative.
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