Accertamenti tributari, “in controversia con l’Agenzia delle entrate di Trapani da 4 anni” - QdS

Accertamenti tributari, “in controversia con l’Agenzia delle entrate di Trapani da 4 anni”

redazione

Accertamenti tributari, “in controversia con l’Agenzia delle entrate di Trapani da 4 anni”

venerdì 26 Marzo 2021


Riceviamo e pubblichiamo le considerazioni di una nostro lettore, il dottor Castrenze Arduino

Caro Direttore,

Da quattro anni cerco inutilmente di fare annullare quattro avvisi di accertamento emessi dall’ufficio di Trapani dell’Agenzia delle entrate nei confronti di una mia assistita.

Due di questi avvisi sono stati accolti dalla Ctp di Trapani e due sono stati respinti. Quelli accolti pendono in secondo grado, mentre quelli respinti sono stati respinti anche dalla Ctr di Palermo e pendono in Cassazione. Al di là del giudicato tributario, ho dimostrato all’ufficio che gli atti non contengono neanche una virgola che si possa definire legittima.

Parte delle contestazioni sollevate alla mia assistita hanno formato oggetto di accertamento per altra consorziata e sono state annullate in autotutela. Valutato che ciò che è stato annullato all’altra società è identico ad una parte delle contestazioni sollevate alla mia assistita, ho chiesto di conoscerne il motivo. L’Ufficio ha risposto che mentre la mia assistita aveva scelto di perseguire il contenzioso tributario, l’altra società aveva proposto istanza di accertamento con adesione. Ho fatto rilevare che se una pretesa è infondata, lo è indipendentemente da qualsiasi forma di contestazione e che l’ufficio è tenuto a comportarsi in modo imparziale nei confronti di chiunque.

Oltre a tale inaudita giustificazione, il diniego di autotutela conteneva anche altra infondata affermazione secondo la quale i ricorsi che erano stati respinti in appello non contenevano la riproposizione di un punto sollevato in primo grado e quindi sarebbe divenuto definitivo e non più annullabile. Ho fatto rilevare che tale pensiero era stato tratto da un erroneo giudicato della Ctr di Palermo, segnalandone la pagina e il rigo in cui poteva essere constatata la mia affermazione. Nonostante ripetuti incontri e scambio di corrispondenza l’Ufficio lanciava false promesse di un pronto intervento ma negava l’autotutela per altre due volte, ripetendo sempre le motivazioni che gli erano state dimostrate infondate per svariate volte, e nonostante la nutrita documentazione fornitagli e corredata anche da mia perizia giurata.

Ho fatto rilevare che un atto illegittimo va annullato in qualsiasi momento, perché si tratterebbe di illecito arricchimento dello Stato e violazione del principio di capacità contributiva, ricordando che l’Ufficio Provinciale di Enna ha annullato un atto illegittimo dopo ben quindici anni, con tutto già passato giudicato, mentre tale fattispecie non sussiste nel caso trattato.

Vista la manifesta inattività dell’ufficio, ho ritenuto opportuno segnalare il fatto alla Procura della Repubblica di Trapani che, senza curarsi di verificare i fatti, decideva di archiviare il procedimento, malgrado anche a lei fosse stata invitata tutta una serie di documenti probanti, e con la richiesta di nomina di Ctu per la quale mi ero dichiarato disponibile ad anticiparne le spese.

Altre due denunce pendono in seno alla Procura di Trapani, ivi compresa un’azione della Procura di Caltanissetta alla quale mi ero rivolto il relazione alla manifesta inattività di quella di Trapani. Nelle more mi sono attivato presso il Garante del Contribuente che, nonostante tutta la documentazione inviatagli ha detto che non poteva intervenire visto che l’ufficio finanziario aveva manifestato il diniego. Ho chiesto di sapere se tale ufficio fosse stato istituito a salvaguardia del contribuente o dell’ufficio, ma non mi è stata data risposta. Ho chiamato in causa anche la Direzione regionale che ha difeso anch’essa l’ufficio di Trapani asserendo che non aveva alcun potere per intervenire.

Castrenze Arduino
Alcamo

Articoli correlati

Un commento

  1. Mario Schirò ha detto:

    Don Chisciotte contro o mulini a vento.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017