Sono 902 gli accompagnatori turistici riconosciuti nell’elenco regionale pubblicato pochi giorni fa dal dipartimento regionale del Turismo, dello sport e dello spettacolo. Secondo la prassi, chiunque riscontri la necessità di apportare delle modifiche ai dati presenti, potrà comunicarle agli uffici perché venga effettuata la correzione.
Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI
La pubblicazione dell’elenco segue l’approvazione all’Assemblea regionale siciliana della legge sul turismo in Sicilia, che va a descrivere in maniera dettagliata la figura dell’accompagnatore turistico e la sua funzione. La scelta di esplicitarne il ruolo nella legge permette il superamento dei problemi registrati in passato sull’abuso di professione di guida e regolamenta anche le attività che in passato hanno creato confusione. In molti, infatti, hanno in qualche modo sfruttato l’ambiguità tra questa figura e quella di guida turistica per aggirare le norme e svolgere la professione abusivamente. In realtà, le due professioni sono molto diverse e coprono ambiti precipui all’interno del viaggio.
L’accompagnatore turistico, infatti, è chi, per professione, accoglie e accompagna persone singole o gruppi di persone durante il viaggio, assicurando assistenza prevalentemente per lo svolgimento di pratiche burocratiche, amministrative e logistiche, come l’ospitalità. L’accompagnatore turistico svolge quindi una funzione di coordinamento e di supporto per l’attuazione del programma di viaggio, fornendo informazioni generali sul viaggio e sulle località visitate, andando a suggerire percorsi e dando spunti sulle bellezze da visitare, ma rimanendo al di fuori dell’ambito di competenza della guida turistica. È una figura, pertanto, che si affianca alla guida turistica ma non la sostituisce, perché non ne ha la competenza specifica. Le due figure lavorano in parallelo, e hanno ognuna un proprio elenco regionale al quale iscriversi. Se gli accompagnatori turistici sono poco più di 900, oltre mille sono le guide turistiche abilitate e iscritte all’albo siciliano.
Per accedere alla professione di accompagnatore turistico bisogna avere un diploma di scuola secondaria di secondo grado e superare l’esame di abilitazione alla professione. È possibile anche richiedere il riconoscimento del titolo professionale ottenuto all’estero, inoltrando la documentazione all’indirizzo di posta elettronica dedicato alle professioni turistiche del ministero del Turismo. L’ufficio accerta la completezza della documentazione, e in caso di istruttoria positiva pubblica il relativo decreto di riconoscimento. I decreti di riconoscimento sono, quindi, inviati agli interessati, e alle Regioni. Per coloro che vogliono svolgere la propria attività in Sicilia è previsto poi il superamento di apposite prove attitudinali.
Si procede così a grandi passi alla riorganizzazione del settore turistico siciliano, avviata da qualche anno, visto anche il boom del settore, che necessitava di uscire da un Far West che rendeva la vita lavorativa impossibile per chi voleva lavorare secondo le regole, mentre lasciava ampio margine e spazio di manovra a coloro che esercitavano la professione nell’abusivismo. Il vuoto normativo, infatti, aveva causato un black out per cui, anche volendo, non era possibile svolgere le diverse attività secondo legge, Una situazione inaccettabile, che è stata via via regolamentata, a partire dalle guide turistiche, procedendo poi per le guide ambientali, escursioniste e naturali, le agenzie di viaggio, gli accompagnatori, le guide subacquee.