Roma, 20 nov. (askanews) – Parte da Puglia e Calabria l’accordo tra Costa d’Oro e Confagricoltura che valorizza l’olio extravergine italiano al 100% di qualità. L’intesa è stata firmata oggi a Palazzo della Valle, a Roma, dal presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti e dal CEO di Costa d’Oro, Pascal Pinson, e si inserisce nella collaborazione pluriennale tra i due partner nell’ambito del programma di sostenibilità Planet O-live.
L’accordo prevede la compravendita di olio extravergine di oliva 100% italiano da parte di Costa d’Oro e il sostegno, da parte di Confagricoltura, alle iniziative divulgative della Planet O-live Academy nel cui comitato scientifico Confagricoltura è presente fin dal 2022 insieme ad Assoprol Umbria, al Centro Ricerca Produzioni Vegetali della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e al Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università di Perugia.
L’obiettivo è la promozione della filiera nazionale dell’olio extravergine di oliva, attraverso iniziative congiunte volte ad aumentare la commercializzazione di prodotto 100% italiano, garantendo condizioni vantaggiose per tutti gli attori coinvolti.
Inoltre, i produttori che partecipano all’intesa sono concretamente impegnati in buone pratiche agricole di medio-lungo periodo, riducendo il consumo idrico, incentivando il risparmio energetico e l’uso responsabile delle risorse naturali. Si valorizzano la produzione locale e la biodiversità e si incoraggiano tecniche di economia circolare per il riutilizzo degli scarti di lavorazione e la riduzione dell’impiego di prodotti fitosanitari.
“Confagricoltura è attivamente impegnata nel processo di valorizzazione dell’olio extravergine di oliva, simbolo della dieta mediterranea e del Made in Italy a tavola – ha detto Massimiliano Giansanti – L’accordo riconosce e valorizza in modo concreto l’eccellenza degli oli di oliva italiani di qualità e sostiene, attraverso una premialità dedicata, l’impegno dei produttori che investono in pratiche agricole sempre più sostenibili. La fase sperimentale avviata in Puglia e Calabria rappresenta un primo, importante passo: siamo fiduciosi che questo percorso possa presto ampliarsi anche ad altre regioni dalla forte tradizione olivicola. Questa iniziativa è un ulteriore passo avanti, insieme a uno dei principali player del settore, per garantire un giusto reddito agli agricoltori che lavorano duramente per garantire l’eccellenza qualitativa dell’olio italiano, nonostante le avversità climatiche e fitopatie”.

