Roma, 10 dic. (askanews) – Il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP esprime profonda soddisfazione per il riconoscimento della Cucina Italiana come Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO, “un traguardo che valorizza l’intero sistema agroalimentare nazionale e le filiere che custodiscono saperi antichi, competenze produttive e identità territoriali”.
“Si tratta di una grande notizia per il nostro Paese: l’Unesco riconosce uno dei valori più cari agli italiani, un aspetto culturale che ci distingue e ci accompagna fin dalla nascita, che caratterizza il nostro stile di vita, e lo rende unico e diverso da quello di qualunque altro Paese – dichiara il Presidente del Consorzio, Cesare Mazzetti – Siamo certi che questo riconoscimento gioverà in modo decisivo a dare ancora più diffusione alla conoscenza delle nostre produzioni a Indicazione Geografica”.
“Ma è ancor più importante per noi, perché da alcuni anni insieme al Consorzio dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e ad altre associazioni territoriali sosteniamo con forza la candidatura a patrimonio immateriale Unesco della ‘Tradizione del Balsamico tra socialità, arte del saper fare e cultura popolare di Modena e Reggio Emilia’ – prosegue Mazzetti – un valore fortemente radicato nel nostro territorio e legato a innumerevoli produzioni, soprattutto familiari, a tradizioni che si perpetuano nei secoli e che permeano le relazioni personali, l’arte e persino l’architettura locali”.
“La Cucina Italiana è servita – conclude – serve e servirà sempre più non solo per il magnetismo che esercita sui flussi turistici, ma anche per gli aspetti legati alla salute e al benessere psicofisico di chi ne fruisce. Il riconoscimento premia tutti gli attori che partecipano alla creazione della Cucina Italiana, dagli agricoltori ai trasformatori, alle massaie e agli chef: una parte di primo piano è certamente rivestita dagli ingredienti, e ancor più dalle produzioni agroalimentari a Indicazione Geografica, delle quali l’Aceto Balsamico di Modena si pone tra gli ambasciatori nel mondo con un export superiore al 90%. Siamo certi che questo riconoscimento gioverà in modo decisivo a dare ancora più diffusione alla conoscenza e al consumo di questo fantastico prodotto”.

