Strisce blu e lungomare, accuse e veleni sui “nodi” di Acicastello - QdS

Strisce blu e lungomare, accuse e veleni sui “nodi” di Acicastello

Melania Tanteri

Strisce blu e lungomare, accuse e veleni sui “nodi” di Acicastello

mercoledì 11 Maggio 2022

L’ex sindaco Drago addita i ritardi dell’attuale amministrazione e parla di presunte anomalie sulla richiesta di assegnazione del Lido dei Ciclopi. Ma il sindaco Scandurra non ci sta e replica

ACICASTELLO – Servizio remunerativo, necessario per garantire l’ordine e la viabilità, non ancora assegnato. A pochi giorni dall’avvio della stagione estiva, nel comune di Aci Castello le strisce blu non sono ancora operative. La procedura di gara per affidare l’appalto sembrerebbe ancora ferma, come confermato dallo stesso primo cittadino del comune costiero, Carmelo Scandurra, per via di alcuni ricorsi che starebbero rallentando ulteriormente l’iter. Ritardo che, secondo Filippo Drago, ex sindaco di Aci Castello, si sarebbe potuto evitare se l’amministrazione non avesse fatto un “pasticcio”.

Il riferimento è alla verifica del progetto che l’amministrazione ha chiesto al Rup, il comandante dei Vigili urbani, e alla conseguente relazione da parte di questi che ha di fatto demolito lo schema di progetto, costringendo alla rimodulazione della delibera di Giunta. Che, approvata nel marzo 2021, non prevede più il progetto di finanza ma una vera e propria gara di appalto. Sulla quale oggi sembra pendano ancora dei ricorsi.

L’ex sindaco Drago «Torneranno i posteggiatori abusivi»

“La verifica ha portato via dei mesi che sarebbero potuti essere utilizzati per fare nuova gara di appalto trasparente e assegnare il servizio, e non in Project financing – afferma l’ex primo cittadino -. Il risultato di tanta superficialità è che il servizio ancora non c’è. Non oso immaginare cosa accadrà questa estate nel nostro territorio: torneranno i posteggiatori abusivi e mancheranno denari – aggiunge. Non sarà possibile organizzare il territorio con svantaggio per i residenti. Un danno enorme, un disastro – prosegue. Vedremo cosa accadrà con il ricorso. Attendiamo”. L’attesa dovrebbe però essere breve. “Tra qualche giorno si terrà l’udienza il giudice potrà decidere nel merito o prendersi altri giorni – commenta il sindaco Scandurra -. La questione comunque dovrebbe essere definita in poco tempo”.

Altra questione importante è il Lido dei Ciclopi

Quella sulla mancata assegnazione del servizio di riscossione della sosta a pagamento non è l’unica segnalazione di Drago, che interviene anche su un’altra questione importante, il cui avvio si è avuto sotto la sua gestione: l’acquisizione al patrimonio comunale del Lido dei Ciclopi.

II progetto è di quelli di interesse generale. Non dunque soltanto per la comunità castellese ma per l’intero territorio etneo. Recuperare lo storico Lido dei Ciclopi, da tempo ormai affidato all’Agenzia nazionale per i beni confiscati alla criminalità, per restituirlo alla collettività e poter finalmente realizzare il collegamento tra il lungomare Scardamiano e quello dei Ciclopi è una speranza di tanti. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Carmelo Scandurra ha proseguito quanto avviato dalla precedente e avviato formale richiesta di assegnazione del bene lo scorso mese di agosto, allegando il progetto relativo, di cui abbiamo dato notizia sulle pagine di questo giornale, ma l’ex sindaco teme criticità. Per questo ha scritto al Ministro degli interni per segnalare alcune anomalie che, secondo lui, potrebbero far naufragare tutto.

Drago parla di “tradimento dello spirito della norma relativa all’affidamento alla gestione dei beni confiscati” e di “incongruenze tecnico-economiche contenute nel progetto presentato”, avanzando il dubbio sulla riuscita dell’impresa. In primo luogo, l’ex sindaco punta il dito sul ritardo con cui il progetto è stato presentato, mettendo in dubbio la legittimità dell’operato dell’amministrazione. “Sebbene l’affidamento in questione sia avvenuto in data 13 giugno 2019, il relativo progetto è stato presentato all’Ente nella sua versione definitiva solo in data 13 maggio 2021”.

“È evidente – continua – che un così cospicuo dilatarsi dei tempi di consegna del progetto pone in forte dubbio la legittimità dell’operato della medesima amministrazione. Infatti, la concessione di un lasso di tempo enormemente più ampio di quello previsto dal bando potrebbe aver pregiudicato la par condicio rispetto agli altri partecipanti o a chi aveva scelto di non partecipare proprio in ragione dei termini di consegna degli elaborati”. Inoltre, secondo Drago, l’elaborato progettuale presentato avrebbe snaturato l’oggetto del bando in violazione della normativa di settore. “Si segnalano alcune delle più evidenti criticità – scrive – come ad esempio la previsione di attività di gestione del cespite difformi da quelli originari, con previsione di radicale mutamento della struttura, creazione di nuova attività economica al suo interno e realizzazione di opere la cui conformità al piano urbanistico è quantomeno dubbia”. Il riferimento è alla realizzazione di un parcheggio interrato multipiano “o peggio ancora – aggiunge – mediante la realizzazione di una rotatoria sulla ex statale 114”.

Altre sarebbero poi le criticità sotto il profilo economico finanziario all’interno del business plan: dal costo del personale agli incassi, il dubbio dell’ex sindaco è che le previsioni possano risultare spropositate. “In conclusione – afferma ancora l’ex amministratore – l’esito della procedura fatta propria dall’amministrazione comunale appare in netto contrasto con l’oggetto del bando a suo tempo pubblicato. Per tali ragioni – conclude – si chiede un’accurata valutazione della richiesta avanzata dal Comune di Acicastello”.

Dubbi che saranno chiariti una volta che saranno esaminate le carte. La pensa così il sindaco Scandurra che risponde a Drago. “La mia amministrazione ha lavorato in modo impeccabile sul progetto – dice. Sono convinto che Drago abbia le sue idee e che, quando le carte saranno esaminate, avremo le risposte. È stupefacente – continua – come l’ex sindaco sia capace di rinnegare la propria attività: noi abbiamo inviato i documenti che ha predisposto l’amministrazione da lui guidata, i progettisti hanno redatto il progetto secondo le indicazioni della precedente amministrazione, l’unica differenza – sottolinea – è prevedere l’area parcheggio. Anche il Rup è lo stesso indicato da Drago” – conclude Scandurra.

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