“La Società Sportiva Dilettantistica città di Acireale 1946 si trova ancora una volta nella sgradevole condizione di dover denunciare l’ennesimo fatto increscioso occorso ai danni del Presidente Giovanni Di Mauro. Dopo gli insulti alla sua persona e ai familiari, dopo gli attacchi fin sotto casa, dopo le aggressioni fisiche, adesso la solita frangia di tifosi, che continua a gettare discredito sull’intera tifoseria accese, ha rivolto un’azione nel luogo di lavoro del Presidente imbrattandolo con adesivi. Per la verità non è la prima volta che questo accade, ma è la prima volta che si è deciso di metterlo in evidenza”.
Con questo duro comunicato, l’Acireale Calcio ha annunciato una nuova “aggressione” nei confronti del patron Giovanni Di Mauro, da mesi ormai nel mirino di parte della tifoseria granata con diversi fatti incresciosi denunciati nel tempo. L’ultimo in ordine di tempo è avvenuto nelle scorse ore, dopo i cori che si erano sentiti già in Italia-Moldova U19 allo stadio “Aci e Galatea”. Qualcuno infatti, avrebbe attaccato numerosi adesivi dal contenuto molto chiaro nell’attività di cui Di Mauro è titolare, situata proprio ad Acireale, nel cuore della città.
Acireale, adesivi e raid nella notte ad attività di Di Mauro. La denuncia del club
A spiegare cosa è accaduto nel dettaglio è lo stesso comunicato dell’Acireale Calcio. Di seguito, la seconda parte del comunicato del club granata guidato proprio da Giovanni Di Mauro, alle prese con un nuovo fatto da denunciare nei suoi confronti.
“Le immagini di sorveglianza della notte fra mercoledì e giovedì del luogo di lavoro mostrano due giovani che, indossando abiti che permettono di non rendere riconoscibile il volto, ricoprono di adesivi recanti la scritta “Di Mauro vattene” l’ingresso pubblico per poi fotografarlo con un cellulare, probabilmente per mostrare a chi di dovere di aver svolto l’azione ordinata dai loro “capi”. Ancora una volta, quindi, un fatto increscioso viene denunciato, sebbene da circa diciotto mesi episodi del genere tornino a ripetersi, senza che nessuno in città abbia mosso un dito contro i responsabili. Persino nel corso della partita della nazionale di calcio Under19, giocata lo scorso mercoledì allo stadio “Aci e Galatea”, uno sparuto gruppo di tifosi ha sollevato un coro offensivo contro il presidente, macchiando anche quel bell’evento sportivo. L’impressione è che chi agisce in questa maniera reputi di poterlo fare in tranquillità, rimanendo impunita, ma la speranza è che non sia così e chi di dovere faccia sì che questa continua persecuzione cessi, per il bene dello sport e dei suoi valori.
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