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Acireale, nominato il vice comandante della Municipale

Acireale, nominato il vice comandante della Municipale
Il Comune di Acireale

Archiviata l’inchiesta per rivelazione di segreti d’ufficio, in cui era stato coinvolto con il sindaco, Santi Musmarra assume il ruolo di numero due dei vigili urbani. Nuovo incarico anche per la funzionaria Loredana Greco

ACIREALE – Una riorganizzazione degli uffici che potrebbe portarsi dietro qualche polemica con tanto di possibilità che il tema finisca all’interno del Consiglio comunale. Accade ad Acireale dove nei giorni scorsi è stato nominato il nuovo vice-comandante della polizia municipale. Si tratta di Santi Musmarra, che a fine ottobre insieme ad altri colleghi ha avuto il riconoscimento della progressione di carriera ottenendo il nuovo profilo di funzionario di vigilanza.

Un risultato a cui il 17 novembre è seguita la determina, firmata dal responsabile del settore Alfio Licciardello, con cui gli è stato conferito il ruolo di vice-comandante, posizione quest’ultima che in estate era stata assegnata a Sebastiano Leotta in attesa della conclusione – si legge nel preambolo del provvedimento – della procedura di selezione per la “copertura del posto di funzionario di vigilanza categoria D”. Il nome di Musmarra, 52 anni, due anni fa era finito al centro delle cronache giudiziarie per il coinvolgimento nell’inchiesta della procura di Catania che aveva nell’attuale sindaco Roberto Barbagallo il principale indagato.

Musmarra e Barbagallo erano stati accusati del reato di rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio, nell’ambito di una vicenda che aveva visto il primo nel ruolo di vigile urbano e il secondo nei panni di libero professionista. I fatti finiti sotto la lente dei magistrati si erano infatti svolti nel 2021, quando Barbagallo – arrestato da sindaco nel 2018 nell’inchiesta Sibilla, condannato in primo grado e poi assolto in appello – non aveva incarichi politici e doveva ancora decidere di tornare sulla scena pubblica.

All’epoca, invece, l’attuale primo cittadino, di professione ingegnere, era consulente di un’impresa che stava realizzando campi da padel nel territorio acese. Socio di maggioranza della ditta era Carmelo Paratore, imprenditore che insieme al padre l’anno scorso ha subito un sequestro di beni da oltre cento milioni di euro con l’accusa di essere braccio affaristico del clan Santapaola-Ercolano. Per gli inquirenti, Musmarra aveva informato in anticipo Barbagallo della pianificazione di alcuni sopralluoghi che sarebbero stati disposti per verificare presunti illeciti in materia di edilizia all’interno della struttura sportiva.

L’inchiesta giudiziaria, tuttavia, è stata archiviata dal giudice per le indagini preliminari, che ha condiviso le osservazioni degli avvocati difensori, secondo i quali le intercettazioni raccolte dagli investigatori non sarebbero state utilizzabili per perseguire il reato di rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio.

Ai campi da padel, infatti, la polizia era arrivata partendo dal sospetto che Barbagallo potesse avere rapporti con esponenti locali dei Santapaola-Ercolano. In un’intercettazione l’attuale sindaco proponeva a un pregiudicato, attualmente in carcere per scontare la condanna per mafia nel processo Odissea, di partecipare a un bando pubblico per ottenere risorse da investire nell’acquisto di biciclette elettriche. Affare da cui Barbagallo proponeva di trattenere per sé un paio di mezzi.

Chiusa definitivamente la vicenda dal punto di vista penale, agli atti d’indagine è rimasto cristallizzato il rapporto che legava Musmarra a Barbagallo. Il vigile, oltre a comunicare informazioni in merito a i controlli ai campi da padel, avvisò – come risulta dalle intercettazioni – Barbagallo anche di alcuni sopralluoghi che sarebbero stati eseguiti in uno dei locali di Capomulini, dove l’attuale sindaco da ingegnere aveva curato le pratiche per l’ottenimento delle autorizzazioni utili all’allestimento delle terrazze sul mare.

A festeggiare un nuovo incarico in queste settimane è stata anche la compagna di Musmarra, Loredana Greco. Funzionaria contabile, Greco è stata nominata da Barbagallo nuova economa del Comune di Acireale, ruolo che svolgerà a partire dall’1 gennaio dopo la cessazione dell’incarico dell’attuale economa Graziella Monaco.

Agli atti dell’inchiesta sui campi da padel ci sono intercettazioni da cui emergono contatti anche tra Barbagallo e Greco. In una circostanza Barbagallo contattò la donna, che è rimasta fuori dalle indagini, per chiederle se una sua giovane fosse interessata a lavorare nella struttura sportiva. Proposta che fu poi accolta.

In un’altra intercettazione, invece, Greco e Barbagallo parlavano di bilancio e della possibilità che un dirigente non apponesse la propria firma. Era il 2021 e a guidare l’amministrazione comunale c’era il cinquestelle Stefano Alì. “Domani, che lo vedo, glielo dico: ‘Non frmare un cazzo’”, diceva Barbagallo a Greco. Il dirigente a cui i due facevano riferimento era Licciardello, lo stesso dirigente che ha promosso Musmarra vice-comandante.