Attesa, fortemente voluta e finalmente diventata realtà da qualche settimana ad Acireale l’ordinanza a tutela del relax e della quiete lungo le aree costiere. Nella giornata dell’8 luglio infatti, il Sindaco di Acireale Roberto Barbagallo ha messo la firma su una decisione storica, sia per il Comune acese che per l’intero hinterland: per la prima volta nella provincia di Catania infatti, è stato emesso un divieto di introduzione di casse amplificate sulle imbarcazioni che “operano” entro i 500 metri dalla costa.
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In sostanza dunque, dopo qualche anno di “caos” lungo la costa acese, è stato decretato dall’amministrazione locale lo stop alla musica ad alto volume dalle barche vicine alla costa. Per i trasgressori inoltre, prevista una multa salatissima: minimo 2.000 euro, massimo 20.000 euro.
Acireale, la decisione sulla musica in barca. Sorride Santa Maria La Scala
A sorridere per questa “storica” ordinanza, diventata realtà per la prima volta nella provincia di Catania, sono le frazioni marittime di Acireale: da Capomulini a Stazzo, Pozzillo e Santa Tecla, ma soprattutto Santa Maria La Scala.
Da anni infatti, il piccolo paese di mare sotto la Timpa acese soffriva del fenomeno delle “barche-discoteca”, con i tanti residenti stagionali che lamentavano musica ad altissimo volume durante tutte le ore del giorno, spesso nel primo pomeriggio. Con l’ordinanza emessa lo scorso 8 luglio del 2025 dunque, sembra essere stata messa la parola fine a questa vicenda che andava avanti ormai da troppo tempo e, in tal senso, la soddisfazione da parte dei residenti (e turisti) è davvero grande.
“Finalmente relax e quiete nel nostro paese”
In rappresentanza della popolazione, il Quotidiano di Sicilia ha intercettato Padre Mario, il parroco di Santa Maria La Scala, frazione marittima di Acireale. “Soprattutto nel weekend, nei pomeriggi, si sentiva questa musica davvero ad alto volume che disturbava la quiete dei residenti e non solo. Da quando è stata resa ufficiale questa decisione, si vive certamente meglio. Poi, conclude il parroco di Santa Maria La Scala: “Sicuramente questa atmosfera e musica rallegrava il nostro paese, ma era necessario un rispetto delle regole nella frazione”.
