Acireale, l'allarme Timpa e il rischio incendi. La situazione

Acireale, l’allarme Timpa e il rischio incendi. L’Ass. Messina al QdS: “Ecco la reale gestione”

Acireale, l’allarme Timpa e il rischio incendi. L’Ass. Messina al QdS: “Ecco la reale gestione”

Marco Cavallaro  |
venerdì 11 Ottobre 2024

In relazione alle tematiche esposte nei giorni scorsi dal circolo Europa Verde Sicilia sulla questione, è stato fatto il punto sulla riserva con l'Amministrazione locale

Con panorami mozzafiato e percorsi naturalistici che si affacciano sul mare di Sicilia, la riserva naturale della Timpa di Acireale è considerata una tra le mete più incantevoli dell’Isola. Ormai da anni però, sull’intera scarpata rocciosa sono numerosi i disagi registrati. Oltre allo stato di relativo abbandono denunciato da molti, nell’ultimo biennio una buona parte della riserva è stata avvolta dalle fiamme e, proprio di recente, la Timpa di Acireale ha vissuto dei momenti drammatici.

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Lo scorso 13 settembre, infatti, circa 10 ettari di riserva sono stati bruciati da un vasto incendio che ha distrutto la vegetazione del luogo. Da ciò nasce la denuncia di Europa Verde Sicilia che, sempre attenta alla tutela del territorio, nei giorni scorsi ha lanciato l’allarme sull’effettivo stato di abbandono del sito naturalistico.

La nota di Europa Verde

Nel corso di una lunga nota, Europa Verde Sicilia aveva posto una serie di quesiti agli organi competenti: “Ci sembra opportuno porre legittime domande – si legge nel comunicato – all’Ente gestore. Parliamo quindi alla Regione Siciliana, e l’amministrazione comunale. Quest’ultima in qualità di responsabile della gestione della zona B e futuro proprietario di una parte rilevante della zona A, la cosiddetta Gazzena. Come sono coordinati questi due Enti in questi ultimi anni per garantire l’integrità della Riserva? Ottemperati dalla Regione e dal Comune i compiti relativi al piano antincendi? Perché il Corpo forestale regionale non è in grado di monitorare e di intervenire autonomamente per preservare l’integrità di una riserva di competenza regionale?”.

Timpa di Acireale, il punto di Europa Verde sulla vicenda

In relazione alla “denuncia” esposta nei giorni scorsi dal circolo Europa Verde Sicilia sulla questione della Timpa di Acireale e “il mancato interesse” da parte di Regione e Amministrazione locale, Rosario D’Anna (tra i Portavoce del circolo Europa Verde Acireale) ha chiarito ai microfoni del QdS il punto di vista del circolo sulla vicenda. “Ha destato più scalpore il ritrovamento di un bunker della Seconda Guerra Mondiale piuttosto che i dieci ettari di Timpa andati in fumo” – l’esordio di D’Anna. “Bisogna insistere nel migliorare la cultura ambientalista del cittadino, sono ormai anni che lottiamo per la causa”.

“Siamo quasi all’anno zero”

Successivamente, spiega ancora Rosario D’Anna sull’attuale situazione della Timpa: “Siamo quasi all’anno zero. Escluso il sentiero di Acquegrandi, il piano di manutenzione sulla riserva è quasi del tutto assente. Conosciamo la delicatezza della situazione – prosegue D’Anna – ma la gestione va migliorata e anche in tempi piuttosto brevi. Gli ingressi della Timpa sono spesso indefiniti, i sentieri poco curati e siamo nel mezzo di una crisi climatica. Non c’è più tempo per aspettare – conclude – bisogna applicare le misure preventive adeguate nel minor tempo possibile. Siamo già al secondo anno consecutivo in cui questa zona viene abbattuta dalle fiamme, chiediamo maggiore tutela”.

Timpa di Acireale, le precisazioni dell’Amministrazione

Raccolto il parere di Europa Verde sulla vicenda, il Quotidiano di Sicilia ha ottenuto un riscontro alla nota del circolo da parte di Francesca Messina, Assessore alle politiche ambientali parchi riserve del Comune di Acireale.

“Si prende atto della nota, sottoscritta congiuntamente da Europa Sicilia – Catania e Circolo di Acireale, associazione sempre attenta e stimolante per l’apprezzabile attività di attenzione e vigilanza nei confronti della Riserva Naturale La Timpa di Acireale. In tale nota, tuttavia, sono contenute alcune imprecisioni e incongruenze. Vengono posti alcuni rilievi e quesiti, sullo stato della riserva, che si ritiene, meritino, per una corretta informazione, opportune precisazioni”.

L’Ass. Messina: “La gestione della Riserva a carico della Regione”

Successivamente – attraverso una nota a noi affidata – l’Ass. Francesca Messina risponde ai quesiti posti da Europa Verde su gestione e piano incendi della Timpa di Acireale. “Nel comunicato dei verdi, si afferma impropriamente che l’Amministrazione Comunale deve intervenire nella qualità di responsabile della gestione della zona B della riserva. Ciò è errato in quanto la gestione della riserva è di esclusiva e intera competenza, sia per la zona A, sia per la zona B, dell’Ente Gestore”. Questo, nello specifico, “è il Dipartimento dello Sviluppo Rurale e Territoriale” della Regione Siciliana” – la precisazione dell’Assessore alle politiche ambientali parchi riserve di Acireale.

Sulle zone, inoltre, prosegue: “Nella nota in argomento si legge che la Gazzena è posta in zona A (Riserva integrale). Come facilmente verificabile dalla planimetria della riserva, la Gazzena ricade in massima parte nella zona B. A ricadere in zona A è solo una stretta fascia di ambiente costiero (Acquegrandi, Chiazzette, ecc)”.

Piano antincendi e la gestione della zona B

Sul piano antincendi, invece, viene precisato che “non rientra tra gli oneri e le obbligazioni del Comune. Lo stesso è sempre di competenza dell’Ente gestore dell’area protetta”. Infine, per quanto riguarda il piano di utilizzo della zona B, Francesca Messina dichiara: “L’Amministrazione Comunale sta ponendo in essere i presupposti per pervenire alla sua redazione, in questo caso di Competenza del Comune. A tal fine è in fase di completamento la costituzione di un gruppo di lavoro altamente qualificato. In questo senso, l’Amministrazione Comunale ha già coinvolto l’Università di Catania, stipulando un protocollo d’intesa con il Dipartimento di Ingegneria ambientale e con il Dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientale, la Soprintendenza ai beni culturali e paesaggistici, esperti del settore ambientale”.

Il censimento incendi del 2023

Ai margini della nota, arriva anche il chiarimento dell’Amministrazione sulla tematica del Censimento incendi dell’anno 2023. “Anche in questo caso – spiega l’Ass. Francesca Messina – vi è una evidente imprecisione, secondo la quale non si è proceduto al censimento degli incendi nell’esercizio 2023. Di fatto il Corpo Forestale di Catania e quello di Giarre (che ha censito propriamente gli incendi sviluppatisi nel territorio di Santa Tecla) hanno svolto correttamente e puntualmente tale adempimento. La consultazione telematica sul sito del sito di riferimento non fornisce la visualizzazione del dato a causa di difficoltà tecniche del proprio sistema informatico forestale (SIF). Come comunicato a questo Ente per le vie brevi, ma gli shapefiles della perimetrazione sono stati inviati al nostro Ente per poterli inserire nella delibera consiliare del catasto incendi 2023”.

A conclusione di ciò, l’Assessore Francesca Messina conferma la “grande attenzione dell’Amministrazione Comunale verso tale importante sito di interesse naturalistico”. Questo, viene considerato “indispensabile per preservare la biodiversità del territorio”.

Credit foto: Europa Verde SiciliaWikipedia Creative Commons

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