Sono stati resi noti i nomi delle due imprese che in provincia di Catania si occuperanno della manutenzione delle reti idriche e fognarie. Le due gare d’appalto riguardano i territori in cui il servizio è in mano ad Acoset, una delle tante società – in questo caso totalmente a capitale pubblico – che operano nel settore idrico e che però prossimamente dovrebbero cedere la mano a Sie, la società pubblico-privata che ha ottenuto il riconoscimento del diritto di diventare gestore unico provinciale ma che ancora deve completare l’acquisizione degli impianti.
Il capitolo Sie
E se il capitolo che riguarda Sie è sempre complicatissimo – a partire dalle perplessità che l’Assemblea territoriale idrica, dove siedono i sindaci, ha sollevato sulle garanzie offerte dall’impresa in merito alla capacità di gestire il servizio –, molto più semplice è parlare delle modalità con cui per i prossimi dodici mesi Acoset gestirà i guasti che periodicamente si registrano nella propria rete.
Gli accordi quadro per i lavori Acoset
La scelta di Acoset è stata quella di suddividere il territorio in due aree – ovest ed est – indicendo altrettante gare d’appalto per l’affidamento di accordi quadro, ovvero quei particolari contratti in cui il rapporto con l’operatore economico viene stipulato su una previsione di massima dei lavori che verranno effettuati. Per poi declinare il tutto con specifici contratti attuativi.
Per entrambe le gare, è stato scelta la procedura aperta, dando così la possibilità a tutte le aziende interessate, e in possesso dei requisiti per l’esecuzione delle opere, di formulare un’offerta. L’aggiudicazione è avvenuta con il criterio del minor prezzo, dunque tenendo conto soltanto dei ribassi economici presentati. La base d’asta per entrambe le procedure è stata di 450mila euro.
La gara riguardante la parte ovest – e nello specifico i Comuni di Adrano, Santa Maria Di Licodia, Ragalna, Belpasso, San Pietro Clarenza, Camporotondo Etneo, Mascalucia – è andata alla A.S.G. Group. L’impresa, che ha sede a Favara (Agrigento) ed è di proprietà di Sagedil e Salvatore Sgarito, ha presentato un ribasso del 27,9%.
La procedura per la zona est – ovvero i Comuni di Gravina di Catania, Nicolosi, Pedara, Tremestieri Etneo, Sant’Agata Li Battiati, San Gregorio di Catania, Aci Sant’Antonio, Aci Bonaccorsi, Trecastagni, Valverde, Viagrande, San Giovanni La Punta e il quartiere catanese di San Giovanni Galermo – è andata appannaggio della Vica, impresa che fa capo a Vincenzo Capizzi, fratello del sindaco-imprenditore di Maletto Giuseppe Capizzi. In questo caso il ribasso presentato è stato del 30,14%.
I compiti dell’impresa
“L’obiettivo è quello di poter intervenire con tempestività ogni qualvolta si verificano perdite sulle condotte per evitare dispersioni di risorsa e disservizi all’utenza. Le reti idriche e fognarie hanno una consistenza tipologica non uniforme, cioè costituita da diverse tipologie costruttive, questa disomogeneità scaturita dal fatto che le reti sono state realizzate in diverse epoche e con materiali di diversa natura determina una certa difficoltà nella previsione degli interventi da operare”.
È quanto si legge nel capitolato d’appalto delle due gare. Per quanto non è possibile stabilire in anticipo quali specifici interventi verranno eseguiti, e di conseguenza quale sarà il costo sostenuto da Acoset, nel documento vengono elencate le tipologie di lavori previsti: si va dagli interventi di manutenzioni sulle tubazioni rotte al ripristino delle strade in cui si è operato, passando per la realizzazione nuovi pozzetti in calcestruzzo e opere murarie.
“Per i lavori di necessari ad assicurare l’approvvigionamento idrico, la ditta aggiudicataria delle opere dovrà impegnarsi a intervenire tempestivamente, sia di giorno che di notte, in qualsiasi giorno dell’anno, anche nei giorni festivi, in qualsiasi condizione climatica ed atmosferica ed anche in presenza di catastrofi naturali”, viene specificato nel capitolato.

