Acqua a Gela, una storia ancora senza lieto fine - QdS

Acqua a Gela, una storia ancora senza lieto fine

Liliana Blanco

Acqua a Gela, una storia ancora senza lieto fine

sabato 21 Gennaio 2023

Il sindaco Greco ha chiesto un incontro urgente con Assemblea territoriale idrica e Caltaqua per menifestare i tanti disagi denunciati dai cittadini, stufi di un servizio ritenuto ancora inadeguato

GELA (CL) – “Caccerò la società di gestione che non ottempera agli obblighi contrattuali sulla distribuzione idrica”. Lo ha detto il sindaco Lucio Greco nel 2019, quando si infiammava la campagna elettorale. I cittadini gli hanno creduto, ma ancora oggi nulla è cambiato e l’acqua fornita da Caltaqua continua ad arrivare a singhiozzo.

I black-out idrici, soprattutto nella zona di Caposoprano e Montelungo, continuano a esasperare gli utenti, il tutto mentre il dissalatore è sempre fermo e continuano le infiltrazioni di acque nere nel liquido in distribuzione. Inoltre, quando si presentano i problemi, i lavori che ne conseguono lasciano strascichi non indifferenti fra le strade, già gravate dalla presenza di buche e rattoppi che nulla hanno di elegante per una città che si punta sulla vocazione turistica, con la “Nave di Gela” visitata da cinquantamila persone fra luglio e dicembre.

Insomma, poco o nulla è cambiato e a distanza di tre anni mezzo il sindaco Greco sembra aver rispolverato quella promessa quasi dimenticata all’indomani dalle elezioni. E per questo ha avuto con il presidente dell’Assemblea territoriale idrica e sindaco di Niscemi, Massimiliano Conti, un incontro per portare sul tavolo le rimostranze dei cittadini.

Raddoppio delle squadre per gli interventi di riparazione di guasti alle condotte; l’efficacia del front office di Caltaqua, anche con personale in loco per rispondere alle istanze degli utenti; l’ammodernamento della rete non ancora sostituita; la digitalizzazione della lettura dei contatori: sono stati questi i temi affrontati nel corso della riunione voluta dal primo cittadino gelese, cui hanno preso parte anche il direttore generale Antonino Collura, il direttore tecnico di Caltaqua Massimo Chiarelli e il responsabile della distribuzione idrica di Caltaqua, Giuseppe Virgolini.

“Il ripristino del manto stradale dopo gli interventi di riparazione – ha detto Greco – è inaccettabile e inadeguato per una città del 2023. Ricevo ogni giorno rimostranze da parte dei cittadini anche per i ritardi negli interventi di riparazione di guasti e di mancate risposte dal call center”.

Il presidente dell’Ati ha sottolineato come rispetto al 2019 la portata idrica sia aumentata del 25 per cento, mentre i responsabili di Caltaqua hanno confermato che allo stato sono segnalate 21 perdite in città, ammettendo che l’impresa che si occupa di riasfaltare le strade dopo gli interventi di riparazione agisce con ritardo.

Tra gli interventi in atto anche la sostituzione dei vecchi contatori, che consentono la lettura a distanza quattro volte al giorno. Sono già stati sostituiti cinquemila pezzi su 19.000 previsti. “Grazie alla digitalizzazione – hanno aggiunto Greco e Conti – si eviteranno le fatture di consumi presunti e successivi conguagli. I cittadini pagheranno quello che realmente consumano. E non ci saranno rischi di pagare anche l’aria che faceva girare a vuoto i motorini di sollevamento”.

Attualmente il 53% della popolazione gelese riceve acqua H24 mentre il resto con turnazione. Il sindaco chiederà a Siciliacque di finanziare la restante parte di rete idrica che andrebbe sostituita (a cominciare dalla condotta San Leo) affinché tutta la città possa finalmente avere acqua corrente e senza turnazioni.

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