Un batterio termoresistente, ingerito dai malcapitati, ha causato sintomi come vomito, dissenteria e febbre.
L’acqua del rubinetto è la migliore alternativa all’acqua imbottigliata, ricca di microplastiche nocive. Ma non sempre è così. A San Valentino in Abruzzo Citeriore e a Scafa (Pescara) 270 persone hanno accusato sintomi come vomito, dissenteria e febbre. A causarli, secondo il sindaco Antonio D’Angelo, un batterio termoresistente.
Il batterio Clostridium perfringens
Le analisi microbiologiche hanno individuato il batterio Clostridium perfringens nell’acqua del rubinetto. Essendo resistente alle elevate temperature, il Comune ha previsto il divieto dell’uso dell’acqua a scopo alimentare, anche se bollita.
L’acquedotto è gestito dal Comune di San Valentino. E l’opposizione chiede che i responsabili si dimettano dall’incarico e risarciscano i danni fisici, economici e morali ai malcapitati.