“Il primo grande insegnamento del covid è che, anche se le autonomie hanno un’importanza rilevantissima, bisogna riconoscere la rilevanza determinante della centralità dello Stato. Le Regioni devono compiere scelte in linea con le indicazioni dello Stato centrale”.
Lo ha detto il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, secondo quanto riporta una nota, durante un incontro al Meeting di Rimini sul tema “Fra federalismo e centralismo quali prospettive per le Regioni”., a cui hanno partecipato anche il governatore della Liguria Giovanni Toti, il presidente della Provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher, il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini e al prof. Sabino Cassese. Secondo Acquaroli la condivisione “deve però esaltare la capacità regionale di rappresentare i propri territori nella filiera istituzionale, perché più vicina ai reali bisogni della popolazione”.
Acquaroli ha ricordato come a volte siano state evidenti le differenze tra una gestione pandemica centralizzata e i bisogni locali evidenziati dalle Regioni, più orientate al reale andamento della pandemia sui territori e alle necessità economiche e sanitarie. Questa discrepanza, secondo il governatore delle Marche, “va colmata, perché lo Stato deve dare una risposta unitaria ai problemi impattanti posti dalla pandemia: chi conosce meglio il territorio riesce a governare dal basso dinamiche e logiche territoriali, rispettando il filo conduttore delle scelte e delle disposizioni che deve essere unico”.
